Idv: Corazza, Insiel e aeroporto salvataggi all'italiana
(ACON) Trieste, 13 mag - COM/AB - E' critico il consigliere
dell'Italia dei Valori Alessandro Corazza nei confronti della
Giunta per come ha affrontato i temi contenuti nella legge sulle
società partecipate dalla Regione, con particolare riferimento a
Insiel e aeroporto.
"Su Insiel - ha detto il dipietrista - pesano le promesse
elettorali fatte da Tondo e ora pagate coi soldi pubblici della
regione, che va a sobbarcarsi gli enormi costi di un'azienda che
non troverebbe collocazione sul mercato. Inoltre, si fa passare
la norma pur sapendo che molto probabilmente verrà impugnata
perché non rispetta pienamente la legge Bersani sulla concorrenza
e le direttive comunitarie in materia e perché impone agli enti
locali di utilizzare i servizi informatici in-house di Insiel
quando la legge non prevede questa possibilità".
Sull'aeroporto il capogruppo Idv aggiunge: "Prima di andare a
ripianare il deficit gestionale con l'ennesimo intervento
pubblico della Regione, la classe politica dovrebbe fare una
seria analisi delle responsabilità prendendo atto che il sistema
delle nomine degli amministratori portato avanti fino a oggi non
ha evidentemente guardato le capacità gestionali degli stessi, ma
solo l'appartenenza partitica. Non sorprende quindi che oggi i
maggiori partiti della regione - PdL e PD - che hanno presieduto
negli anni l'aeroporto, adesso siano in realtà d'accordo a votare
l'intervento pubblico della Regione a copertura dei costi di una
situazione ormai in declino".
"Sono ormai 10 anni - ha aggiunto Corazza - che si parla del polo
intermodale che amplierebbe il bacino di potenziali utenti,
peraltro in una regione che già di per sé ha un ristretto bacino
di riferimento, ma a oggi ancora non si è visto nulla. Non
stupisce allora che mentre l'aeroporto di Treviso è cresciuto
moltissimo, quello della nostra regione sia rimasto isolato".
"Quello che si sta facendo ora è, di fatto, constatare che
qualcosa non ha funzionato e vi si pone rimedio con un classico
intervento pubblico all'italiana che rileva la società, salvando
i soci del Consorzio che avrebbe dovuto rilanciare l'aeroporto e
che hanno la responsabilità sull'attuale situazione di crisi, e
facendo pagare alla Regione e ai suoi cittadini le conseguenze di
questa gestione".