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Pdl: Galasso, società partecipate, una legge strategica

13.05.2010
17:48
(ACON) Trieste, 13 mag - COM/AB - "Con la legge sulle società partecipate dalla Regione la maggioranza è dovuta intervenire per tamponare le ricadute negative arrivate a maturazione a seguito delle infelici scelte attuate dalla Giunta di centrosinistra nel quinquennio del passato governo regionale. Il provvedimento approvato è di rilevanza strategica per i servizi e le infrastrutture della Regione. Interviene con norme adeguate a sostegno di Insiel, Friulia, Aeroporto, Porto di Trieste, Agemont sulle norme anticrisi e Ares; tutte materie che avevano bisogno di una presa di posizione chiara e non rinviabile della Regione".

Ad affermarlo è il capogruppo Pdl in consiglio regionale Daniele Galasso.

"In particolare, per quanto riguarda Insiel si prevede che eroghi un servizio pubblico di interesse regionale oltre che per le attività proprie e dirette della Regione anche a favore del Servizio sanitario regionale e degli Enti locali della regione, qualificando tali attività come strumentali per la Regione.

"Si tratta di una prima azione legislativa per fare uscire Insiel dal tunnel buio nel quale era stata infilata che aveva provocato un depauperamento delle competenze, la deresponsabilizzazione delle risorse di produzione rispetto a quanto prodotto e in parte un deterioramento dei rapporti con gli utenti. La norma mette in sicurezza l'attività di Insiel e restituisce alla società il valore di risorsa locale a servizio del sistema pubblico regionale, ampliando in prospettiva l'utilizzo della stessa con una strategia per l'innovazione che punti anche allo sviluppo economico nella logica evolutiva della società dell'informazione, cogliendo anche le opportunità della digitalizzazione, delle infrastrutture avviate dal progetto Ermes di banda larga, abbinandola alla possibilità di sviluppare servizi on line innovativi. L'obiettivo è di fare ridiventare Insiel un'eccellenza a livello europeo invece di continuare con le solite rimostranze. A ciò dovrà seguire un più ampio provvedimento legislativo dedicato alle necessarie modifiche statutarie della società, l'attuazione del controllo analogo e la rivisitazione della struttura d'interfaccia regionale di coordinamento.

"La norma che riguarda l'Aeroporto FVG tende a bloccare il declino che lo sta coinvolgendo rischiando di emarginare l'intera regione. Pertanto la Regione prende di petto la questione per rimettere sui binari giusti l'intera struttura acquistando per 5,4 milioni di euro le azioni dagli altri soci e offrendo le opportunità di sviluppo operando i necessari investimenti e costruendo le opportune alleanze.

"Per quanto concerne Friulia c'è la necessità di superare il sistema di amministrazione duale, che non consente il controllo diretto alla Regione, tornando al sistema classico che permette di accorciare la catena di controllo, dando un saldo ancoraggio al socio di maggioranza per la ridefinizione della missione della società. Basti considerare che con l'attuale sistema il socio Regione non approva nemmeno il bilancio d'esercizio, impensabile nel momento in cui, pur in accordo con i soci privati, la missione di Friulia va riorientata con maggior forza verso il sostegno della piccola e media impresa regionale.

"Infine, non secondarie, le norme che supportano Agemont, quelle che offrono opportunità di competitività al trasporto ferroviario del Porto di Trieste con un intervento di 3 milioni di euro e l'aggiunta flessibilità per la gestione dei Fondi anticrisi che fin qui sono stati utilizzati per 146 milioni nei soli primi otto mesi di attività. Questa norma metterà a disposizione anche la parte dei Fondi che presentavano delle rigidità di utilizzo come il Fondo di garanzia per le Pmi e il Fondo smobilizzo crediti: complessivamente si renderanno disponibili altri 250 milioni.

"Queste sono risposte concrete alla crisi che morde ancora e ai pasticci combinati dalla precedente Giunta regionale di centrosinistra".