UDC: Sasco, riforma elettorale, no a terzo mandato sindaci
(ACON) Trieste, 18 mag - COM/DT - No al terzo mandato dei
sindaci, al voto disgiunto e alle quote rosa, sì al ballottaggio
nei Comuni con più di 15 mila abitanti. Precisa la posizione del
suo gruppo sulla riforma del sistema elettorale e della forma di
governo della Regione, il capogruppo consiliare regionale
dell'UDC Edoardo Sasco.
"Noi siamo contrari al voto disgiunto, a ogni livello: il voto
infatti - precisa Sasco - deve essere sempre chiaro e
inequivocabile. Nel momento in cui viene invocata da tutti una
precisa scelta di campo, non si può votare per un candidato
sindaco (o presidente di Provincia o di Regione) e poi consentire
di scegliere un consigliere che appartiene a un altro
schieramento politico.
"Nei grossi Comuni poi, dove il sindaco determina a suo
insindacabile giudizio grandi scelte economiche senza alcun
contrappeso da parte del Consiglio - aggiunge Sasco - è
inconcepibile un esercizio di tale potere oltre i due mandati
consecutivi ora previsti. Perciò l'ipotesi del terzo mandato
ininterrotto è impercorribile.
"Il ballottaggio nei Comuni con più di 15 mila abitanti -
aggiunge Sasco - rappresenta a sua volta un istituto di piena
partecipazione democratica, perché da un lato non richiede
alleanze affrettate fin dal primo turno elettorale (fatte
esclusivamente per vincere, ma non sempre compatibili dal punto
di vista della governabilità), dall'altro rende pienamente
partecipe l'intero elettorato nella scelta di un sindaco o di un
presidente della Provincia.
"Infine - sostiene il capogruppo UDC - per garantire la presenza
femminile negli organi elettivi occorre una loro maggior
partecipazione alla vita dei partiti e non le famose quote rosa
che, nel modo in cui sono ora disciplinate, rappresentano una
soluzione di scarsa democraticità, poco riguardosa anche nei
confronti della stessa condizione femminile".