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UDC: Sasco, riforma elettorale, no a terzo mandato sindaci

18.05.2010
12:11
(ACON) Trieste, 18 mag - COM/DT - No al terzo mandato dei sindaci, al voto disgiunto e alle quote rosa, sì al ballottaggio nei Comuni con più di 15 mila abitanti. Precisa la posizione del suo gruppo sulla riforma del sistema elettorale e della forma di governo della Regione, il capogruppo consiliare regionale dell'UDC Edoardo Sasco.

"Noi siamo contrari al voto disgiunto, a ogni livello: il voto infatti - precisa Sasco - deve essere sempre chiaro e inequivocabile. Nel momento in cui viene invocata da tutti una precisa scelta di campo, non si può votare per un candidato sindaco (o presidente di Provincia o di Regione) e poi consentire di scegliere un consigliere che appartiene a un altro schieramento politico.

"Nei grossi Comuni poi, dove il sindaco determina a suo insindacabile giudizio grandi scelte economiche senza alcun contrappeso da parte del Consiglio - aggiunge Sasco - è inconcepibile un esercizio di tale potere oltre i due mandati consecutivi ora previsti. Perciò l'ipotesi del terzo mandato ininterrotto è impercorribile.

"Il ballottaggio nei Comuni con più di 15 mila abitanti - aggiunge Sasco - rappresenta a sua volta un istituto di piena partecipazione democratica, perché da un lato non richiede alleanze affrettate fin dal primo turno elettorale (fatte esclusivamente per vincere, ma non sempre compatibili dal punto di vista della governabilità), dall'altro rende pienamente partecipe l'intero elettorato nella scelta di un sindaco o di un presidente della Provincia.

"Infine - sostiene il capogruppo UDC - per garantire la presenza femminile negli organi elettivi occorre una loro maggior partecipazione alla vita dei partiti e non le famose quote rosa che, nel modo in cui sono ora disciplinate, rappresentano una soluzione di scarsa democraticità, poco riguardosa anche nei confronti della stessa condizione femminile".