Presidente Ballaman su riduzione costi della politica
(ACON) Trieste, 20 mag - COM/AB - Sulla questione relativa alla
riduzione dei costi della politica interviene il presidente del
Consiglio della Regione Friuli Venezia Giulia Edouard Ballaman.
"Leggiamo di diverse decisioni assunte da ministri, presidenti di
Regione e di Provincia, di sindaci, per riduzioni che vanno dal 5
al 10% delle indennità che percepiscono, al fine di contribuire
all'abbattimento dei costi della politica e alla manovra che il
Governo si appresta a fare per superare la difficile crisi
economica che stiamo attraversando.
Anche il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia
sicuramente farà la sua parte - afferma Edouard Ballaman che
aggiunge.
Il prossimo 25 maggio, in occasione della Conferenza dei
presidenti dei gruppi convocata per programmare i lavori
consiliari della prima settimana di giugno, definiremo la
composizione, i tempi e le modalità del tavolo di lavoro che il
Consiglio si era impegnato a costituire per affrontare i
cosiddetti costi della politica. Non solo quelli relativi alle
indennità dei consiglieri - precisa Ballaman - ma anche, più in
generale, quelli degli amministratori pubblici e dei componenti
dei CdA delle società pubbliche, i cui compensi, come quelli dei
manager della sanità pubblica, devono essere assolutamente
commisurati ai risultati conseguiti.
A priori, non c'è alcuna intenzione, almeno io la penso così, di
penalizzare alcuno, ma sono convinto che in una situazione come
quella che stiamo attraversando ognuno debba fare la sua parte,
senza annunci roboanti di tagli che, se pur significativi dal
punto di vista del principio, di fatto incidono ben poco e
rischiano di essere bollati come demagogici.
Sempre a mio avviso, bisogna invece affrontare seriamente e in
modo compiuto il problema, anche con decisioni talvolta
drastiche, ma sempre più necessarie e che la gente oggi chiede a
tutto il ceto politico.
Il mio impegno è far sì che questo tavolo non serva a eludere le
soluzioni possibili con proposte volte a procrastinare nel tempo
i problemi ma che, invece, elabori in tempi rapidi e definiti
proposte incisive, condivise e attuabili sin da subito.
Ineludibile a mio avviso, in questo contesto, la questione della
riduzione del numero dei consiglieri regionali, che però ha tempi
indubbiamente più lunghi".