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Presidente Ballaman su riduzione costi della politica

20.05.2010
15:31
(ACON) Trieste, 20 mag - COM/AB - Sulla questione relativa alla riduzione dei costi della politica interviene il presidente del Consiglio della Regione Friuli Venezia Giulia Edouard Ballaman.

"Leggiamo di diverse decisioni assunte da ministri, presidenti di Regione e di Provincia, di sindaci, per riduzioni che vanno dal 5 al 10% delle indennità che percepiscono, al fine di contribuire all'abbattimento dei costi della politica e alla manovra che il Governo si appresta a fare per superare la difficile crisi economica che stiamo attraversando.

Anche il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia sicuramente farà la sua parte - afferma Edouard Ballaman che aggiunge.

Il prossimo 25 maggio, in occasione della Conferenza dei presidenti dei gruppi convocata per programmare i lavori consiliari della prima settimana di giugno, definiremo la composizione, i tempi e le modalità del tavolo di lavoro che il Consiglio si era impegnato a costituire per affrontare i cosiddetti costi della politica. Non solo quelli relativi alle indennità dei consiglieri - precisa Ballaman - ma anche, più in generale, quelli degli amministratori pubblici e dei componenti dei CdA delle società pubbliche, i cui compensi, come quelli dei manager della sanità pubblica, devono essere assolutamente commisurati ai risultati conseguiti.

A priori, non c'è alcuna intenzione, almeno io la penso così, di penalizzare alcuno, ma sono convinto che in una situazione come quella che stiamo attraversando ognuno debba fare la sua parte, senza annunci roboanti di tagli che, se pur significativi dal punto di vista del principio, di fatto incidono ben poco e rischiano di essere bollati come demagogici.

Sempre a mio avviso, bisogna invece affrontare seriamente e in modo compiuto il problema, anche con decisioni talvolta drastiche, ma sempre più necessarie e che la gente oggi chiede a tutto il ceto politico.

Il mio impegno è far sì che questo tavolo non serva a eludere le soluzioni possibili con proposte volte a procrastinare nel tempo i problemi ma che, invece, elabori in tempi rapidi e definiti proposte incisive, condivise e attuabili sin da subito. Ineludibile a mio avviso, in questo contesto, la questione della riduzione del numero dei consiglieri regionali, che però ha tempi indubbiamente più lunghi".