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Idv: Corazza, accordo italo-sloveno è baratto della salute

25.05.2010
14:49
(ACON) Trieste, 25 mag - COM/DT - "I governi italiano e sloveno stanno facendo un baratto che antepone gli interessi economici al diritto alla salute e alla sicurezza dei cittadini". Interviene sui risultati dell'incontro bilaterale Italia-Slovenia (incentrato sul rigassificatore di Trieste, l'ampliamento del porto di Capodistria e le procedure di sicurezza sulle centrali nucleari) il capogruppo di Idv in Consiglio regionale Alessandro Corazza. "Da una parte infatti - sottolinea Corazza - l'Italia permetterà alla Slovenia l'ampliamento dell'aerea portuale di Capodistria, tanto caro al Governo sloveno. Dall'altra si assicura così il placet dei vicini al rigassificatore, tanto caro invece al Governo italiana e a Gas Natural.

"Peccato però - aggiunge - che le rassicurazioni sull'impianto di rigassificazione fornite dall'Italia alla Slovenia appaiano decisamente risibili rispetto al diritto alla salute dei cittadini. Senza parlare poi della preoccupante insicurezza dell'impianto proposto da Gas Natural, come già fatto notare in più occasioni dalla comunità scientifica triestina. "Gas Natural che - ricorda Corazza - deve ancora presentare le modifiche al progetto in linea con le prescrizioni contenute nel decreto di VIA che risale al luglio 2009. Sul progetto poi, pendono numerosi ricorsi al TAR da parte di varie amministrazioni locali (Muggia, San Dorligo della Valle e Capodistria) e di numerose associazioni per la tutela del territorio (WWF, Italia Nostra, Greenaction Transational).

"Questo accordo insomma - conclude il consigliere - non serve a tutelare i diritti più importanti dei cittadini, ma soltanto gli interessi economici di grandi gruppi industriali e dei governi interessati ai benefici finanziari che ne derivano".