Idv: Corazza, accordo italo-sloveno è baratto della salute
(ACON) Trieste, 25 mag - COM/DT - "I governi italiano e sloveno
stanno facendo un baratto che antepone gli interessi economici al
diritto alla salute e alla sicurezza dei cittadini". Interviene
sui risultati dell'incontro bilaterale Italia-Slovenia
(incentrato sul rigassificatore di Trieste, l'ampliamento del
porto di Capodistria e le procedure di sicurezza sulle centrali
nucleari) il capogruppo di Idv in Consiglio regionale Alessandro
Corazza.
"Da una parte infatti - sottolinea Corazza - l'Italia permetterà
alla Slovenia l'ampliamento dell'aerea portuale di Capodistria,
tanto caro al Governo sloveno. Dall'altra si assicura così il
placet dei vicini al rigassificatore, tanto caro invece al
Governo italiana e a Gas Natural.
"Peccato però - aggiunge - che le rassicurazioni sull'impianto di
rigassificazione fornite dall'Italia alla Slovenia appaiano
decisamente risibili rispetto al diritto alla salute dei
cittadini. Senza parlare poi della preoccupante insicurezza
dell'impianto proposto da Gas Natural, come già fatto notare in
più occasioni dalla comunità scientifica triestina.
"Gas Natural che - ricorda Corazza - deve ancora presentare le
modifiche al progetto in linea con le prescrizioni contenute nel
decreto di VIA che risale al luglio 2009. Sul progetto poi,
pendono numerosi ricorsi al TAR da parte di varie amministrazioni
locali (Muggia, San Dorligo della Valle e Capodistria) e di
numerose associazioni per la tutela del territorio (WWF, Italia
Nostra, Greenaction Transational).
"Questo accordo insomma - conclude il consigliere - non serve a
tutelare i diritti più importanti dei cittadini, ma soltanto gli
interessi economici di grandi gruppi industriali e dei governi
interessati ai benefici finanziari che ne derivano".