PD: Moretton su caso Rosolen
(ACON) Trieste, 29 mag - COM/AB - Con la revoca delle deleghe
all'assessore Alessia Rosolen da parte del presidente Tondo si è
consumato l'ultimo atto dello sceneggiato che ha visto una
conflittualità crescente nel Pdl e che, fra non molto, ci farà
assistere ancora a una lite furibonda nella maggioranza. La lega
sta già facendo sentire il tintinnio delle sue spade, pronta a
rivendicare più posti in Giunta per una dovuta e maggiore
rappresentanza, stante che è l'unico partito del centro destra
uscito vincitore dalle ultime elezioni e che ha consentito a
Berlusconi di confermare il governo di molte regioni e
conquistarne altre ancora.
Siamo di fronte - evidenzia il capogruppo PD in Consiglio
regionale Gianfranco Moretton - a un centro destra che ha
crescenti difficoltà di tenuta politica interna, che si sommano
alle grandi incertezze di prospettiva per le problematiche che il
Governo nazionale amico sta ponendo alla nostra Regione.
Difficoltà certamente causate dalla crisi economica
internazionale ed europea, ma anche dalla superficialità con cui
Tondo sta affrontando i problemi politici della Regione e gli
impegni programmatici assunti sul versante economico e della
grandi opere infrastrutturali che, fino ad ora, sembrano subire
un forte rallentamento per la mancanza di risorse finanziarie
certe.
Infatti, le dichiarazioni del presidente Tondo di ritorno dal suo
viaggio romano ci confermano quanto aleatoria e dubbia sia la
risposta o meglio la non risposta avuta dal Governo amico che non
ci fa pensare per niente nulla di buono. Intanto Tondo deve
affrontare i forti conflitti interni che rasentano una crisi
irreversibile della sua maggioranza, ma ancor di più non gli è
consentito progettare e specialmente realizzare ciò che sperava.
Ora però non possiamo più assistere al teatrino delle chiacchiere
e delle promesse che mai trovano conclusione, ma vogliamo vederci
chiaro per capire se Tondo sarà capace di tranquillizzare
cittadini rispetto il possibile tracollo del sistema regione e
più in generale del rilancio economico della nostra società nel
momento del maggior bisogno.
Perché se, come sembra, le risorse finanziarie non arriveranno da
Roma, tutto diventerà più difficile e fortemente penalizzante per
la nostra società regionale. Quindi, l'interesse primario in
tempi di crisi, oserei dire drammatici, come quelli che stiamo
vivendo, è che Tondo si assuma la responsabilità di governare con
vera serietà e autentico impegno.