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PD: Moretton su caso Rosolen

29.05.2010
20:21
(ACON) Trieste, 29 mag - COM/AB - Con la revoca delle deleghe all'assessore Alessia Rosolen da parte del presidente Tondo si è consumato l'ultimo atto dello sceneggiato che ha visto una conflittualità crescente nel Pdl e che, fra non molto, ci farà assistere ancora a una lite furibonda nella maggioranza. La lega sta già facendo sentire il tintinnio delle sue spade, pronta a rivendicare più posti in Giunta per una dovuta e maggiore rappresentanza, stante che è l'unico partito del centro destra uscito vincitore dalle ultime elezioni e che ha consentito a Berlusconi di confermare il governo di molte regioni e conquistarne altre ancora.

Siamo di fronte - evidenzia il capogruppo PD in Consiglio regionale Gianfranco Moretton - a un centro destra che ha crescenti difficoltà di tenuta politica interna, che si sommano alle grandi incertezze di prospettiva per le problematiche che il Governo nazionale amico sta ponendo alla nostra Regione. Difficoltà certamente causate dalla crisi economica internazionale ed europea, ma anche dalla superficialità con cui Tondo sta affrontando i problemi politici della Regione e gli impegni programmatici assunti sul versante economico e della grandi opere infrastrutturali che, fino ad ora, sembrano subire un forte rallentamento per la mancanza di risorse finanziarie certe.

Infatti, le dichiarazioni del presidente Tondo di ritorno dal suo viaggio romano ci confermano quanto aleatoria e dubbia sia la risposta o meglio la non risposta avuta dal Governo amico che non ci fa pensare per niente nulla di buono. Intanto Tondo deve affrontare i forti conflitti interni che rasentano una crisi irreversibile della sua maggioranza, ma ancor di più non gli è consentito progettare e specialmente realizzare ciò che sperava. Ora però non possiamo più assistere al teatrino delle chiacchiere e delle promesse che mai trovano conclusione, ma vogliamo vederci chiaro per capire se Tondo sarà capace di tranquillizzare cittadini rispetto il possibile tracollo del sistema regione e più in generale del rilancio economico della nostra società nel momento del maggior bisogno.

Perché se, come sembra, le risorse finanziarie non arriveranno da Roma, tutto diventerà più difficile e fortemente penalizzante per la nostra società regionale. Quindi, l'interesse primario in tempi di crisi, oserei dire drammatici, come quelli che stiamo vivendo, è che Tondo si assuma la responsabilità di governare con vera serietà e autentico impegno.