PD: Moretton, prorogare concessione Anas ad Autovie venete
(ACON) Trieste, 02 giu - COM/AB - Con le dichiarazioni del
ministro Calderoli - evidenzia Gianfranco Moretton, capogruppo PD
in Consiglio regionale - finalmente esce la verità sul perché del
blocco del finanziamento di 2,3 miliardi di euro per realizzare
la terza corsia dell'A4 e le ragioni per cui il ministero
dell'Economia non firma il famigerato decreto. Calderoli lo
afferma con la chiarezza che gli è nota dicendo che "il nodo del
blocco è dovuto all'atteggiamento della Ragioneria dello Stato:
l'ammortamento del debito Autovie (1,8 miliardi) è previsto nel
2018, mentre la concessione Anas scade nel 2017. Se Autovie
dovesse perdere la gestione della rete, chi subentrerà dovrebbe
accollarsi l'onere sotto forma d'indennizzo ad Autovie.
Ed emerge con assoluta chiarezza - aggiunge Moretton - che tutto
ciò che ci è stato propinato negli ultimi mesi da Tondo, Gottardo
e Riccardi è stato frutto di pura e semplice illusione. Questo
fatto non avrebbe alcun significato se non fosse perché andrà a
compromettere, probabilmente in maniera definitiva, la
realizzazione dell'importante e attesissima, terza corsia.
Un'opera fondamentale per l'economica, tant'è che Tondo l'ha
considerata il suo cavallo di battaglia fino al punto di farsi
nominare Commissario per l'emergenza.
Ora è chiara la ragione per la quale Tondo aveva, qualche giorno
fa, ancorché sommessamente, minacciato le sue dimissioni da
Commissario cui, subito dopo, c'era stata la condivisione anche
del suo vice Riccardi. A questo punto sia Tondo sia Riccardi,
vista la gravità della situazione, dovrebbero andare fino in
fondo concretando quanto annunciato, salvo che non trovino in
extremis una scappatoia per giustificare il fallimento della loro
gestione commissariale e, in particolare, quella politica.
Come PD - conclude Moretton - rilanciamo quella che ci sembra
essere una strada da percorrere, ovvero la richiesta proprio in
virtù dell'opera da portare avanti di una proroga per vent'anni
della concessione in essere con l'Anas e tale da consentire alla
Società Autovie di spalmare il conseguente mutuo per un periodo
più lungo e compatibile con le effettive entrate. Ipotesi questa
che già abbiamo proposto ripetutamente a suo tempo ma che,
purtroppo, non è stata ascoltata dalla maggioranza che governa la
Regione. E inoltre, ci chiediamo che fine ha fatto il famoso
ordine del giorno che, con lungimiranza, il sen. Saro aveva
presentato in Parlamento e accolto dal Governo che prevedeva la
costituzione di una società mista Anas e Regione per consentire
il mantenimento della concessione in vigore.