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PD: Moretton, prorogare concessione Anas ad Autovie venete

02.06.2010
15:00
(ACON) Trieste, 02 giu - COM/AB - Con le dichiarazioni del ministro Calderoli - evidenzia Gianfranco Moretton, capogruppo PD in Consiglio regionale - finalmente esce la verità sul perché del blocco del finanziamento di 2,3 miliardi di euro per realizzare la terza corsia dell'A4 e le ragioni per cui il ministero dell'Economia non firma il famigerato decreto. Calderoli lo afferma con la chiarezza che gli è nota dicendo che "il nodo del blocco è dovuto all'atteggiamento della Ragioneria dello Stato: l'ammortamento del debito Autovie (1,8 miliardi) è previsto nel 2018, mentre la concessione Anas scade nel 2017. Se Autovie dovesse perdere la gestione della rete, chi subentrerà dovrebbe accollarsi l'onere sotto forma d'indennizzo ad Autovie.

Ed emerge con assoluta chiarezza - aggiunge Moretton - che tutto ciò che ci è stato propinato negli ultimi mesi da Tondo, Gottardo e Riccardi è stato frutto di pura e semplice illusione. Questo fatto non avrebbe alcun significato se non fosse perché andrà a compromettere, probabilmente in maniera definitiva, la realizzazione dell'importante e attesissima, terza corsia. Un'opera fondamentale per l'economica, tant'è che Tondo l'ha considerata il suo cavallo di battaglia fino al punto di farsi nominare Commissario per l'emergenza.

Ora è chiara la ragione per la quale Tondo aveva, qualche giorno fa, ancorché sommessamente, minacciato le sue dimissioni da Commissario cui, subito dopo, c'era stata la condivisione anche del suo vice Riccardi. A questo punto sia Tondo sia Riccardi, vista la gravità della situazione, dovrebbero andare fino in fondo concretando quanto annunciato, salvo che non trovino in extremis una scappatoia per giustificare il fallimento della loro gestione commissariale e, in particolare, quella politica.

Come PD - conclude Moretton - rilanciamo quella che ci sembra essere una strada da percorrere, ovvero la richiesta proprio in virtù dell'opera da portare avanti di una proroga per vent'anni della concessione in essere con l'Anas e tale da consentire alla Società Autovie di spalmare il conseguente mutuo per un periodo più lungo e compatibile con le effettive entrate. Ipotesi questa che già abbiamo proposto ripetutamente a suo tempo ma che, purtroppo, non è stata ascoltata dalla maggioranza che governa la Regione. E inoltre, ci chiediamo che fine ha fatto il famoso ordine del giorno che, con lungimiranza, il sen. Saro aveva presentato in Parlamento e accolto dal Governo che prevedeva la costituzione di una società mista Anas e Regione per consentire il mantenimento della concessione in vigore.