News


CR: nuova composizione Giunta, dibattito (3)

03.06.2010
13:02
(ACON) Trieste, 03 giu - ET - A seguito delle comunicazioni del presidente della Regione Renzo Tondo sulla modifica della composizione della Giunta, in Aula si è sviluppato un dibattito.

Il presidente Tondo non riconosce la propria autonomia e sostituisce sé stesso con figure minori: un segretario di partito e un sottosegretario. Per Mauro Travanut (PD) le beghe di una parte della regione non dovrebbero influenzare le decisioni che riguardano tutto il territorio.

Presidente, sia presidente fino in fondo e gestisca la sua squadra in autonomia. Questo è stato l'appello di Alessandro Tesini (PD), che ha sottolineato come i poteri del presidente non posano essere usati a fasi alterne, in base alla convenienza. La Giunta è assolutamente affare del presidente e non di maggiorenti di partito.

L'individuazione del candidato presidente della Regione è stata fatta tramite l'accordo tra partiti ed è stata poi legittimata dal voto popolare. Discutere del metodo con il quale il presidente, date queste premesse, assume le proprie decisione è un atto di enorme ipocrisia, secondo Antonio Pedicini (Pdl). La vera riflessioni da fare è sulla funzione e forma dei partiti e sulla partecipazione.

Tondo è caduto in uno dei peggiori vizi della I Repubblica, cedendo agli interessi particolari dei partiti. Alessandro Corazza (Idv) si augura che la sostituzione non rallenti le azioni di contrasto alla crisi e che il nuovo assessore dimostri altrettanta autonomia di pensiero, come la Rosolen.

Il rimpasto in Giunta come la vicenda di Eluana Englaro. Stefano Pustetto (SA-SEL) fa il paragone sostenendo che, come in quella occasione, anche questa volta Tondo avrebbe dovuto difendere pubblicamente e da presidente un cittadino dagli attacchi, quella volta di un ministro, ora dei partiti. Il presidente sceglie in base a interessi di parte e non a difesa di quelli collettivi.

(segue)