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CR: nuova composizione Giunta, dibattito (4)

03.06.2010
13:48
(ACON) Trieste, 03 giu - DT/ET - Per Alessandro Colautti, del Pdl, sono proprio i cittadini al centro del pensiero di Tondo, eletto dal popolo e attraverso i partiti che invece Illy ha usato e non ascoltato. I partiti nell'elezione diretta sono il fondamentale sostegno a un presidente come Tondo che crede siano una risorsa.

Secondo Roberto Asquini (Pdl) i partiti sono uno strumento e non il fine della politica. Questa è una situazione inopportuna, si sostituisce un ottimo assessore con uno nuovo di cui non si sentiva il bisogno. L'aumento dei costi non è il principale problema, quello vero è che un esterno non conosce la realtà regionale.

Chi governa non può farlo senza i partiti, ha affermato Franco Dal Mas (Pdl), e chi ha conosciuto i pro e contro del periodo di Illy ora non può criticare. Il presidente Tondo non può dimenticarsi da dove viene, dai partiti, riconosciuti dalla nostra stessa Costituzione. Assistiamo a una speculazione gretta organizzata dal PD.

Ha ricordato il cesarismo illyano Massimo Blasoni, del Pdl. Rivolgersi direttamente al popolo e superare i partiti è sottrazione di democrazia. Oggi invece c'è il tentativo di coniugare il forte ruolo dei partiti con la presidenza della Giunta, si è presidente in quanto persona che raccoglie le idee espressione dei partiti.

Pagina amara per la nostra Regione, l'ha definita così Piero Colussi (Citt). Ho sempre auspicato che la figura del presidente potesse levarsi al di sopra delle parti e svolgere nella maggiore autonomia possibile quelli che sono i suoi compiti. L'episodio Rosolen smentisce ciò, oggi Tondo ne esce indebolito.

Se Tondo avesse resistito, sarebbe stato un presidente forte. Ma non l'ha fatto e per Franco Brussa (PD) questa vicenda fa male alla politica. Per la prima volta la figura di vertice della Regione ha ceduto a un'imposizione politica, abbandonando un buon componente della sua squadra, creando un precedente negativo e debolezza politica, che ha riflessi sul piano istituzionale.

La preoccupazione di Danilo Narduzzi (LN) è solo di natura politica e non riguarda l'autonomia del presidente. Si domanda se vi sia vera consapevolezza di cosa voglia dire essere dirigenti di partito. Vogliamo portare avanti il progetto che ci ha fatto vincere le elezioni nel 2008 oppure perderci dietro a beghe locali, si è chiesto Narduzzi.

I lavori riprenderanno alle 14.30.

(segue)