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CR: pdl Scuola mosaicisti, relazione di minoranza (3)

04.06.2010
12:28
(ACON) Trieste, 04 giu - ET - La proposta di legge sembra più il tentativo da parte della maggioranza regionale di salvarsi la coscienza scaricando su altri l'onere dei finanziamenti che hanno già deciso di ridurre nei prossimi anni, piuttosto che un tentativo serio di risolvere i problemi.

È questa l'opinione del relatore di minoranza sulla proposta di legge sulla Scuola Mosaicisti del Friuli, Roberto Antonaz (SA-PRC), sottolineando come la novità più rilevante riguarda la possibilità di partecipazione al Consorzio di Enti locali diversi dagli Enti locali fondatori, nonché di privati.

Apparentemente, spiega Antonaz, questa innovazione sembra mirare a reperire risorse fresche e nuove partecipazioni per un'Istituzione fra le più prestigiose e ricche di potenzialità presenti sul territorio regionale, per compensare il ridotto impegno della Regione, già iniziato con il Bilancio 2010.

Tuttavia, le norme in discussione non affrontano il problema principale che la Scuola mosaicisti di Spilimbergo ha oggi di fronte: come sviluppare e mettere a resa l'autorevolezza e il credito acquisito in decenni di attività a livello internazionale. Manca cioè la consapevolezza che serve prima di tutto una ridefinizione del ruolo della Scuola. Un ruolo che dovrebbe accentuare l'attività di formazione, ritornando alla priorità didattica originaria nella quale la Scuola si è conquistata meritatamente l'eccellenza, dando risposta ad una domanda che può diventare crescente non solo a livello nazionale ed internazionale, ma anche per i nostri giovani che sono ancora esigui tra i diplomati della Scuola.

Senza chiarezza nelle prospettive non si capisce perché Enti locali con sempre minori risorse dovrebbero interessarsi alla Scuola di Spilimbergo, né tanto meno i privati che come è noto si muovono solo se c'è un tornaconto. A meno che non si intenda potenziare il settore produttivo, cioè quello che ha trasformato progressivamente la Scuola in un ibrido tra centro di formazione ed impresa, scelta che è tra le causa delle difficoltà che la Scuola sta conoscendo.

Un accenno solo infine all'introduzione del "contrassegno del mosaico artistico friulano di qualità". Ultimamente il legittimo "orgoglio friulano" sta debordando e ci sta trascinando nel ridicolo. Pensare che una certificazione "friulana" rappresenti di per sé una garanzia di qualità erga omnes, è una presunzione che rasenta il provincialismo e l'infantilismo. Per fortuna - ha concluso il relatore - il destino di un prodotto è dovuto alla effettiva qualità dello stesso e non alla presunzione dei produttori.

(segue)