Citt: Alunni Barbarossa, porto Trieste subiamo scelte romane
(ACON) Trieste, 04 giu - COM/ET - Reputa irricevibile la
risposta dell'assessore Riccardi sulla piattaforma logistica del
porto di Trieste. Il consigliere regionale Stefano Alunni
Barbarossa (Citt), che teme che, avendo il Cipe impegnato i fondi
per tanti progetti, considerati prioritari (come la messa in
sicurezza della Salerno - Reggio Calabria) la piattaforma dovrà
attendere ancora.
In un'interrogazione, il consigliere chiedeva alla Giunta quali
azioni concrete si intendesse adottare per garantire i
finanziamenti statali necessari ad avviare i lavori di
realizzazione della piattaforma logistica, visto il ruolo
strategico che l'opera riveste per Trieste e per l'intera
regione.
L'assessore Riccardi - evidenzia Alunni Barbarossa - ha risposto
che lo sviluppo della portualità regionale è un obiettivo
primario della Giunta regionale, ricordando la deliberazione
recentemente assunta (finanziamento di un milione 200mila euro),
la predisposizione di un disegno di legge per lo sviluppo del
sistema portuale (3 milioni di euro), la recente adozione di un
piano regolatore del porto di Trieste, il mandato rivestito dallo
stesso assessore nel rappresentare gli interessi regionali in
sede di definizione della prevista intesa Stato-Regione.
L'assessore ha anche ricordato un quadro estremamente delicato
per la finanza del Paese e dell'Europa e l'interesse più generale
al risanamento della finanza pubblica che imporrà sacrifici non
indifferenti all'intero Paese.
Da qui, la replica del consigliere Alunni Barbarossa.
"La risposta è irricevibile perché lo stanziamento a favore
dell'Autorità portuale di Trieste per complessivi 4 milioni e
duecento mila euro, è una somma che rispetto alle concrete
esigenze del Porto potrebbe forse essere sufficiente solo per
dare una mano di antiruggine ai ferri del porto, ed equivale a
prendersi gioco di Trieste e dell'intera regione, dimostrando una
volta di più che le scelte di Roma qui in regione le subiamo, non
le discutiamo. E' stato così per cinquant'anni e di questo passo
non cambierà nulla", ha concluso il consigliere.