PD: Codega, anticostituzionale sistema sociale per stranieri
(ACON) Trieste, 04 giu - COM/ET - Importante sentenza della
Corte costituzionale, segnalata dal consigliere regionale del PD
Franco Codega.
La Corte, con la sentenza n. 187 del 28 maggio scorso - spiega
l'esponente dell'opposizione - ha dichiarato l'illegittimità
dell'art. 80, comma 19, della legge 23 dicembre 2000, n. 388 (La
finanziaria 2001) nella parte in cui subordina al requisito della
titolarità della carta di soggiorno la concessione dell'assegno
mensile di invalidità agli stranieri legalmente soggiornanti.
La sentenza è intervenuta in risposta alla ordinanza del 27
febbraio 2009 con la quale la Corte d'appello di Torino sollevava
la questione della legittimità costituzionale dell'articolo in
questione, nella parte in cui condizionando il diritto dello
straniero legalmente soggiornante sul territorio nazionale alla
fruizione dell'assegno sociale e delle altre provvidenze
economiche che costituiscono diritti soggettivi in base alla
legislazione vigente in materia di servizi sociali, al requisito
della titolarità della carta di soggiorno e, quindi, alla legale
presenza sul territorio dello Stato da almeno cinque anni, pone
una discriminazione nei confronti dello straniero rispetto al
cittadino.
Secondo Codega, la Corte costituzionale, anche facendo
riferimento alla legislazione internazionale vigente, conferma la
sussistenza della discriminazione, con parole che il consigliere
cita. "Ove pertanto, si versi in tema di provvidenza destinata a
far fronte al sostentamento della persona, qualsiasi discrimine
tra cittadini e stranieri regolarmente soggiornanti nel
territorio dello Stato, fondato sui requisiti diversi dalle
condizioni soggettive, finirebbe per risultare in contrasto con
il principio sancito dall'art. 14 della Convenzione europea dei
diritti dell'uomo, avuto riguardo alla relativa lettura che è
stata in più circostanze offerta dalla Corte di Strasburgo".
L'esponente del PD cita anche la Corte di Strasburgo. "In uno
Stato democratico moderno molti individui, per tutta o parte
della loro vita, non possono assicurare il loro sostentamento che
grazie a delle prestazioni di sicurezza o di previdenza sociale".
Per Codega è evidente l'impatto di questa sentenza con la gran
parte dei provvedimenti presi dalla maggioranza regionale, per
negare o limitare l'accesso al sistema sociale agli stranieri.
"Alla luce di questa sentenza risultano palesemente illegittimi
il regolamento relativo all'assegnazione del Fondo povertà, i
provvedimenti relativi alla Carta famiglia, al Fondo bebè, la
legge n. 24/2009 relativa all'accesso agli interventi e ai
servizi del sistema integrato (tra l'altro già impugnato dal
Governo stesso per incostituzionalità dei commi 51-55 appunto).
Non solo, risultano palesemente incostituzionali anche i recenti
articoli della legge di revisione della normativa sulla famiglia
dove, all'art. 39, stabilisce una priorità di interventi per i
nuclei familiari in cui almeno uno dei genitori risieda da almeno
otto anni in Italia, interventi previsti dagli articoli
successivi e che riguardano materie di alto contenuto sociale
come il sostegno economico alle gestanti in difficoltà, il
sostegno a minori in famiglie improvvisamente prive di mezzi di
sostentamento, i vouchers per l'accesso a servizi e prestazioni.
"L'intero sistema sociale prodotto da questa maggioranza
consiliare, almeno per tutta parte relativa all'accesso degli
stranieri - conclude Codega - è anticostituzionale".