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CR: mozione PD su compiti presidente del Consiglio (3)

07.06.2010
15:15
(ACON) Trieste, 07 giu - AB - La mozione presentata dal gruppo consiliare del PD contiene un impegno al presidente della Regione e alla Giunta a non accettare la confusione nei ruoli di governo e a respingere qualsiasi ingerenza esercitata con modalità non previste e non legittimate dalla forma di governo adottata. Il presidente del Consiglio regionale, invece, viene invitato ad attenersi scrupolosamente, nell'esercizio delle sue funzioni e prerogative, a quanto previsto dalla legge statutaria sulla forma di governo e disciplinato dal Regolamento interno del Consiglio regionale.

Con l'elezione diretta del presidente della Regione è fondamentale - per i consiglieri del PD - la precisa e chiara distinzione dei compiti e delle funzioni del presidente del Consiglio da quelle del presidente della Regione, e della Giunta in generale. Chi presiede l'Assemblea deve salvaguardare, valorizzare e promuoverne il ruolo e assicurarle una rappresentanza autorevole ed efficace, anche allo scopo di bilanciare i maggiori poteri assegnati all'Esecutivo.

Il gruppo del PD però lamenta un'interpretazione del ruolo del presidente del Consiglio non sempre conforme ai principi introdotti. Una disinvoltura che talvolta sembra derivare dagli obblighi di appartenenza politica, altre volte da comportamenti personali ed è quindi preoccupato per l'indebolimento e la perdita di autorevolezza del Consiglio regionale.

Dopo un approfondito confronto che ha visto interventi di consiglieri di maggioranza e opposizione, il gruppo del PD ha accolto l'invito a ritirare la mozione, ritenendosi soddisfatto del dibattito in Aula, e ha confermato l'adesione all'ordine del giorno presentato dalla maggioranza, ritenendolo chiaro ed esaustivo. Il documento impegna la Giunta per il Regolamento a ribadire le norme regolamentari a garanzia del principio di imparzialità e a introdurre la rielezione del presidente del Consiglio regionale a metà legislatura, in linea con quanto già previsto per i presidenti delle Commissioni consiliari.

La mozione, pur ritirata, è stata fatta propria da Alessandro Corazza (Idv) e da altri due consiglieri: messa in votazione è stata respinta con 2 sì, 29 no, un astenuto e l'astensione dal voto dichiarata da diversi consiglieri. L'ordine del giorno ha invece ottenuto un largo consenso, con 43 sì, 2 no e 3 astensioni.

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