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III Comm: audizione sindacati su rette case di riposo

09.06.2010
17:26
(ACON) Trieste, 09 giu - DT - Riclassificazione e abbattimento delle rette delle case di riposo al centro dell'audizione della III Commissione consiliare (presidente Giorgio Venier Romano, UDC) che ha invitato SPI-CGIL, FNP-CISL, UILP-UIL e CAPLA (Coordinamento associazioni pensionati lavoratori autonomi) per un confronto con l'assessore alla Salute Vladimir Kosic.

"La Giunta ha assunto decisioni importanti in questo periodo: ad esempio, ha affermato l'assessore aprendo l'audizione, sulle rette abbiamo aggiunto un euro ai 15,60 di contributo giornaliero a tutti gli ospiti delle case di riposo non autosufficienti, e questo a partire dal 1 gennaio 2010. Fino ai 15 mila euro di reddito, poi, ci saranno ulteriori 2 euro e 50 di sostegno da parte della Regione, mentre fino ai 25 mila il contributo sarà di 1 euro e 50. Abbiamo impegnato, insomma, la prima parte degli 8 milioni e 600 mila euro aggiuntivi inseriti in Finanziaria (in cui già c'erano 44 milioni e 600 mila euro e ulteriori 2 milioni per l'abbattimento delle rette nei centri diurni) rispettando i tempi che ci eravamo dati. Stiamo lavorando su più fronti, le cose sono in evoluzione per un sistema sociale di comunità, dove ognuno fa la sua parte. Ad ogni modo gli impegni sono stati onorati".

Secondo il cronoprogramma fornito dalla Direzione, riclassificazione, riautorizzazione e accreditamento delle strutture residenziali verranno portati a termine nel 2011. Nel corso del 2010 invece verranno definite le commissioni di vigilanza (una per ogni Azienda sanitaria) che saranno operative a gennaio 2011. E sempre quest'anno proseguirà la formazione e la qualificazione del personale privo di titolo: sono stati stanziati 6 milioni di euro per 10 corsi destinati a chi possiede una competenza minima, 19 (con uno stanziamento di 1 milione di euro) per operatori sociosanitari. E ci sono pure dieci corsi di qualificazione per operatori disoccupati. In agenda anche la crescita dei posti letto nelle RSA: oggi ce ne sono 804, l'obiettivo è arrivare a 1046.

Abbastanza soddisfatti delle risposte ricevute i sindacati, che comunque hanno stigmatizzato l'assenza di concertazione su questi temi con l'assessore. Ribadite però in Commissione le loro richieste: per quanto concerne la riqualificazione delle strutture per anziani non autosufficienti la proposta è, innanzitutto, di bloccare nuove costruzioni e autorizzazioni per indirizzare le risorse piuttosto verso lo sviluppo della domiciliarità. Ma i sindacati hanno chiesto anche di accelerare sul processo di riqualificazione e di definire un programma regionale per la qualificazione del personale privo di titoli.

Capitolo rette case di riposo e centri diurni: secondo le organizzazioni sindacali occorre aprire da subito un tavolo di confronto per verificare e definire congiuntamente l'utilizzo delle risorse assegnate per il 2010 e stanziarle in rapporto alla gravità dello stato di salute e all'ISEE di ciascun ospite. E poi riordinare il sistema, ovvero partire da subito con il processo di riqualificazione delle case di riposo in modo che tutti i non autosufficienti siano a totale carico del Servizio sanitario regionale, mentre la compartecipazione dei pazienti potrà essere richiesta unicamente sui costi di vitto e alloggio prendendo a riferimento reddito e livello di non autosufficienza.

Tra i consiglieri, l'intervento di Luigi Ferone (Pensionati) che ha sottolineato come le spese che le famiglie devono sostenere per poter pagare la casa di riposo spesse volte rappresentano un dramma economico. Prendo atto però che la Regione ha imboccato finalmente la strada giusta, ha concluso. Per Annamaria Menosso, PD, è da privilegiare la domiciliarità, servono servizi più che contributi a fondo perduto.

Con le risorse attuali la Regione non potrà mai ridurre così sensibilmente le rette, ha dichiarato Massimo Blasoni, Pdl. Abbiamo bisogno di pensare, sul piano regionale e nazionale, a una soluzione strutturale, a un fondo per la non autosufficienza, una nuova e seconda pensione insomma per chi non può vivere da solo.

D'accordo sull'ipotesi fondi Sergio Lupieri, del PD. E' vero che l'intervento economico non sarà mai sufficiente ma, ha aggiunto concludendo gli interventi dei consiglieri, siamo sulla strada giusta.

(immagini tv)