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PD: Pupulin, palese discriminazione bimbo straniero disabile

16.06.2010
17:04
(ACON) Trieste, 16 giu - COM/ET - Parla di palese e stupida discriminazione il consigliere regionale del PD Paolo Pupulin, riferendosi alla situazione denunciata da una madre egiziana che si sarebbe vista negare l'assistenza e il sostegno scolastico al proprio figlio affetto dalla sindrome di Down.

"Il presidente della Regione - sostiene il consigliere d'opposizione - che vuole accreditarsi come aperto e sensibile, a causa del proprio comportamento ignavo ha lasciato passare in tanti provvedimenti la logica della discriminazione generale nei confronti degli immigrati, persino a prescindere dalla regolarità della loro presenza in Friuli Venezia Giulia, e si vede giustamente additato, assieme alla sua coalizione di destra, come responsabile di un'incredibile azione persecutoria nei confronti d'un bambino disabile".

Secondo Pupulin il Comune di Pordenone ha fatto bene a garantire con propri fondi la continuità del servizio di affiancamento del minore.

"Ritengo - continua l'esponente del PD - che per la maggior parte dei cittadini diventi sempre più insopportabile l'immagine di regione chiusa e arrogante, che questi atteggiamenti contribuiscono a costruire. Si tratta di atti che non riconoscono l'apporto di valori, di competenze e persino di rispetto delle regole e dei doveri che l'assoluta maggioranza di immigrati sta dimostrando".

Pupulin ha presentato un'interrogazione in merito, perché si intervenga contro qualsiasi tipo di discriminazione nell'accesso ai servizi del welfare regionale. "Chiedo pure di sapere - spiega il consigliere - come si intenda rispondere alla richiesta dei servizi sociali del Comune di Pordenone sull'applicabilità d'una norma contraddittoria con quelle dello Stato e della stessa Comunità europea".

L'esponente del PD vuole anche sapere come la Giunta intenda comportarsi in merito all'impugnazione davanti alla Corte costituzionale da parte del Governo di una norma considerata come discriminatoria nei riguardi, non solo degli extracomunitari residenti, ma pure nei confronti degli stessi comunitari non residenti o residenti da meno di 36 mesi. "Una discriminazione ingiustificata - sostiene Pupulin - che viola i diritti fondamentali riconosciuti dalla Costituzione, che garantisce l'assistenza sociale ad ogni cittadino, tanto più se minore.

"A nome del gruppo consiliare del PD manifesto la solidarietà nei confronti di una madre e di una famiglia coraggiosa e l'impegno continuo perché fatti simili non debbano più succedere", chiosa Pupulin.