PD: Pupulin, palese discriminazione bimbo straniero disabile
(ACON) Trieste, 16 giu - COM/ET - Parla di palese e stupida
discriminazione il consigliere regionale del PD Paolo Pupulin,
riferendosi alla situazione denunciata da una madre egiziana che
si sarebbe vista negare l'assistenza e il sostegno scolastico al
proprio figlio affetto dalla sindrome di Down.
"Il presidente della Regione - sostiene il consigliere
d'opposizione - che vuole accreditarsi come aperto e sensibile, a
causa del proprio comportamento ignavo ha lasciato passare in
tanti provvedimenti la logica della discriminazione generale nei
confronti degli immigrati, persino a prescindere dalla regolarità
della loro presenza in Friuli Venezia Giulia, e si vede
giustamente additato, assieme alla sua coalizione di destra, come
responsabile di un'incredibile azione persecutoria nei confronti
d'un bambino disabile".
Secondo Pupulin il Comune di Pordenone ha fatto bene a garantire
con propri fondi la continuità del servizio di affiancamento del
minore.
"Ritengo - continua l'esponente del PD - che per la maggior parte
dei cittadini diventi sempre più insopportabile l'immagine di
regione chiusa e arrogante, che questi atteggiamenti
contribuiscono a costruire. Si tratta di atti che non riconoscono
l'apporto di valori, di competenze e persino di rispetto delle
regole e dei doveri che l'assoluta maggioranza di immigrati sta
dimostrando".
Pupulin ha presentato un'interrogazione in merito, perché si
intervenga contro qualsiasi tipo di discriminazione nell'accesso
ai servizi del welfare regionale. "Chiedo pure di sapere - spiega
il consigliere - come si intenda rispondere alla richiesta dei
servizi sociali del Comune di Pordenone sull'applicabilità d'una
norma contraddittoria con quelle dello Stato e della stessa
Comunità europea".
L'esponente del PD vuole anche sapere come la Giunta intenda
comportarsi in merito all'impugnazione davanti alla Corte
costituzionale da parte del Governo di una norma considerata come
discriminatoria nei riguardi, non solo degli extracomunitari
residenti, ma pure nei confronti degli stessi comunitari non
residenti o residenti da meno di 36 mesi. "Una discriminazione
ingiustificata - sostiene Pupulin - che viola i diritti
fondamentali riconosciuti dalla Costituzione, che garantisce
l'assistenza sociale ad ogni cittadino, tanto più se minore.
"A nome del gruppo consiliare del PD manifesto la solidarietà nei
confronti di una madre e di una famiglia coraggiosa e l'impegno
continuo perché fatti simili non debbano più succedere", chiosa
Pupulin.