PD: Lupieri, risparmiare non è tagliare servizi e personale
(ACON) Trieste, 18 giu - COM/DT - "La sostenibilità economica del
servizio sanitario non può non tenere conto di quelle che sono le
ridotte entrate nelle casse regionali, ma non è con il blocco del
turnover, con le scarsissime assunzioni, con economie che
riducono strutture e servizi ai cittadini, che bisogna far fronte
a questa situazione". Lo scrive, in una nota, Sergio Lupieri.
Per il consigliere regionale del PD "le decisioni della Giunta
Tondo, attraverso gli assessori alla Salute e alla Funzione
Pubblica Vladimir Kosic e Andrea Garlatti, stanno mettendo in
ginocchio non solo l'assistenza ma la stessa resistenza fisica di
chi lavora in corsia, con straordinari non pagati e ore
aggiuntive da fare gratis.
Vi sono altri modi per poter affrontare questa situazione
difficile, precisa, come - ad esempio - unificare in modo
sinergico i vari uffici in carico alle Aziende sanitarie e
ospedaliere della regione: l'ufficio acquisti, quello del
personale, l'economato, la contabilità, l'ufficio affari legali,
quello tecnico, l'informativo, e via dicendo.
Ci sarebbe un grosso miglioramento in termini di qualità, di
efficienza e di economicità - aggiunge - creando una struttura
unica per ogni funzione. Bisognerebbe poi potenziare al massimo
l'efficienza del Dipartimento servizi condivisi che, attraverso
gare di appalto unificate, farebbe risparmiare decine di decine
di milioni di euro. Così come sarebbe opportuno concentrare anche
l'edilizia sanitaria per contenere i costi di portineria,
sorveglianza, mense, lavanderia.
Questo per dire che i modi per creare risparmio all'interno del
servizio sanitario regionale per Lupieri sono molteplici ed è "un
dovere morale e di responsabilità politica di chi governa portare
avanti scelte di razionalizzazione delle risorse non dannose per
i cittadini. La Giunta Tondo invece, commenta, riduce il
personale creando sofferenza e disagio all'interno delle
strutture sanitarie regionali, non solo tra gli ammalati ma anche
tra gli operatori tutti.
Alla fine, conclude, quello che manca completamente nella nostra
regione sono una programmazione e una pianificazione sanitaria
che ci consentano di tracciare una rotta sicura in un mare
agitato".