PD: Brussa,nei riparti finanziari penalizzato sport isontino
(ACON) Trieste, 18 giu - COM/ET - "Una volta di più, Gorizia e
la sua provincia pagano un prezzo alto al fatto di non avere un
assessore in Giunta regionale che rappresenti effettivamente la
realtà del territorio isontino".
È quanto afferma il consigliere regionale del Partito Democratico
Franco Brussa, riferendosi agli stanziamenti effettuati in questi
giorni dalla Giunta regionale, in relazione alle manifestazioni
sportive che vengono finanziate per il 2010.
Brussa evidenzia come, tra le 5 società sportive regionali che
riceverebbero per l'anno in corso un finanziamento di 15 mila
euro, non figurerebbe alcuna di Gorizia, mentre tra le 25 che
ricevebbero 10 mila euro di finanziamento, solo due sarebbero
isontine e per altro individuate nella città di Gorizia.
"Scorrendo la lista dei beneficiari - sottolinea l'esponente del
PD - si evidenzia poi come sulle 54 società sportive regionali
che riceveranno un contributo di 5 mila euro, quelle di Gorizia
sono solo nove, mentre tra le 98 società che riveleranno 3 mila
euro, le isontine sono 17.
"Insomma - sostiene Brussa - a guardare questo elenco verrebbe da
pensare che la nostra provincia sia una provincia dove si
praticano sport minori, rispetto alle altre realtà provinciali,
mentre la verità è esattamente l'opposto.
"È infatti risaputo - dice il consigliere - come la nostra
provincia abbia il più alto rapporto in regione tra abitanti e
società o associazioni sportive e, dunque, quanto fatto nel
riparto dei fondi dall'assessore De Anna, appare come
un'umiliazione e un ingiusto riscontro alle migliaia di atleti,
volontari e dirigenti che quotidianamente, attraverso il loro
impegno contribuiscono ad una crescita sportiva, ma anche
sociale, della nostra comunità isontina e regionale.
"Deve finire l'andazzo secondo il quale il nostro territorio
debba continuare a essere considerato una realtà a cui guardare
con poco interesse alla luce del limitato numero di abitanti, e -
conclude Brussa - la Giunta regionale deve smettere di
penalizzare le comunità isontine solo perché, nella maggior parte
dei casi, esprimono amministrazioni e realtà culturali e sportive
di orientamento diverso da chi ci governa in regione".