News


PD: Pupulin, contro crisi risorse a Mediocredito e FRIE

18.06.2010
18:19
(ACON) Trieste, 18 giu - COM/ET - "Qualsiasi modifica regolamentare che semplifichi la vita delle imprese ed il loro accesso al credito la consideriamo benvenuta. Confidiamo, però, di non doverci trovare, come è già successo più volte, di fronte ad annunci a cui non corrispondano scelte efficaci e fatti reali".

Paolo Pupulin, consigliere regionale del PD, in una nota ricorda come sia già trascorso un anno dalle modifiche che l'assessore regionale alle Attività produttive aveva comunicato, per rendere praticabili misure già previste dalla legge anticrisi, quali la concessione di cogaranzie ed i finanziamenti per lo smobilizzo del credito.

"Finora - sostiene il consigliere - nel caso delle cogaranzie il numero di richieste avanzato è stato irrisorio e per le operazioni di smobilizzo del credito siamo ancora al punto di partenza. Complessivamente, ad oggi, poco più della metà dei 400 milioni di euro mobilitati nelle diverse misure con la legge anti-crisi, sono stati messi in circolazione.

"Certamente, stando così le cose, la Giunta Tondo, che vuole presentarsi come l'immagine della praticità e dell'efficienza, non ci fa una gran bella figura.

"Come gruppo consiliare del PD, giudichiamo sicuramente utile un'operazione di profonda semplificazione burocratica, che si allarghi all'insieme dei regolamenti per la concessione dei finanziamenti regionali al sistema delle imprese, soprattutto quelle minori, che faticano a trovare udienza e attenzione nei rapporti con il mondo finanziario e bancario".

Secondo Pupulin è una situazione che mette a rischio la possibilità di evadere gli ordini che la pur timida e precaria ripresa concede alle aziende.

"La mancata definizione dell'assunzione del rischio causa - sostiene l'esponente dell'opposizione - il mancato utilizzo e ricorso da parte delle banche, del sistema dei confidi e delle aziende, degli strumenti modificati.

"Non vorremmo che per sola testardaggine politica, alla fine, risorse che potrebbero più proficuamente essere devolute verso i canali gestiti dagli istituti, come Mediocredito e FRIE per un ulteriore finanziamento a favore dei fondi di rotazione, strumenti che le imprese hanno dimostrato di apprezzare ed utilizzare, rimangano congelate ed inattive, proprio nella fase in cui c'è bisogno del massimo sforzo di tutti per tentare di uscire al più presto dalla crisi", conclude Pupulin.