Comm P.O.: vertici ATER, nessuna candidatura femminile
(ACON) Trieste, 22 giu - COM/MPB - In merito ai pareri
formulati dalla Giunta per le nomine del Consiglio regionale
sulle candidature alla presidenza e vicepresidenza delle diverse
ATER del Friuli Venezia Giulia, in una nota della presidente
della Commissione regionale per le Pari opportunità, Santa
Zannier, viene motivato il voto contrario espresso dalla
Commissione.
"La Commissione regionale delle Pari opportunità ancora una volta
non può fare a meno di rilevare come nei curricula presentati
alla Giunta per le nomine per l'incarico a presidente e
viicepresidente delle ATER territoriali non ci sia un solo
nominativo al femminile.
"Non abbiamo dubbi sulla concreta preparazione e professionalità
di molte donne che sono sicuramente pronte per essere inserite in
questi enti, ma per la politica sembra invece che i nomi al
femminile siano un "optional" da usare solo in casi
particolarissimi.
"I compiti delle ATER sono importanti perché possono favorire
anche politiche sociali di particolare interesse per le donne e
per le famiglie ed è proprio per questo che sarebbe necessario
che all'interno di queste nomine fosse rappresentata la diversa
sensibilità della differenza di genere.
"Questa mancata attenzione per la presenza femminile si riscontra
da sempre per le nomine negli enti di secondo grado e per altri
incarichi, quasi che le donne fossero una specie di riserva della
politica da usare solo in casi di particolare necessità o
convenienza politica.
"L'articolo 51 della Costituzione prevede che tutti i cittadini,
dell'uno o dell'altro sesso, possano accedere agli uffici
pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza e
che, a tal fine, la Repubblica promuova con appositi
provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini.
"Con riferimento a questo principio, la Commissione regionale per
le pari opportunità tra uomo e donna, oltre ad auspicare
l'introduzione della doppia preferenza di genere nel sistema
elettorale della nostra Regione, chiede anche che venga
introdotto l'obbligo di garantire le pari opportunità di genere
riguardo alle nomine della Regione.
"Premesso che il voto della CRPO in questa Giunta per le nomine
ha attualmente carattere meramente consultivo, la Commissione
esprime il proprio voto negativo non in relazione ai singoli
candidati, ma per chiedere l'inserimento di altri nominativi nel
pieno rispetto della differenza di genere".