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PD: Codega, libri in comodato, meglio un contributo in bonus

22.06.2010
15:43
(ACON) Trieste, 22 giu - COM/MPB - "Con il Decreto n. 2094, del 16 giugno, la Direzione istruzione della Regione ha fatto il riparto per il servizio dei libri in comodato delle scuole. Circa 3 milioni e mezzo, per le scuole. Iniziativa ottima, che dà continuità a quanto già fatto con la Giunta precedente. Il regolamento applicativo, e lo abbiamo già più volte segnalato, però non va bene".

A dirlo è il consigliere del Partito Democratico Franco Codega che spiega anche i motivi, indicandone almeno due.

"Innanzitutto l'assegnazione alle singole scuole avviene sulla base non degli iscritti dell'anno di competenza (per. es. 2010-2011), ma sulla base degli iscritti dell'anno precedente. Ciò provoca una sfasatura distorcente sulla adeguatezza dei contributi dati alle scuole. La scuola che, per esempio, aveva l'anno precedente una annata di classi prime superiori con iscrizioni di alunni decisamente superiore alla iscrizione nell'anno in corso si ritroverà con fondi sovrabbondanti (in taluni casi sarà in grado di comprare tutti i libri per ogni alunno. La scuola che, al contrario, si trova nella situazione opposta, si troverà con fondi assolutamente inadeguati. E così alunni, frequentanti la stessa tipologia di classe nella stessa città, riceveranno contributi assolutamente diversi. E non va bene.

"In secondo luogo la soluzione del libro "in comodato" crea inutili problemi di gestione da parte delle scuole. Infatti, ogni anno, gli alunni dovrebbero riconsegnare i testi, la scuola dovrebbe verificarne la condizione, eventualmente richiedere il rimborso, depositare comunque i libri restituiti negli scaffali della scuola, e rimetterli in circolo nell'anno successivo. Poiché è frequente il cambio di testo o il cambio di edizione da parte degli editori, i libri spesso non vengono richiesti e giacciono quindi inutilizzati nelle scuole.

"Sarebbe molto più pratico, sia per le famiglie che per le scuole, trasformare - è la proposta di Codega - il contributo in un "bonus", uguale per tutti gli studenti di una particolare annata, spendibile direttamente dalle famiglie. Lo suggeriamo per il futuro", conclude.