PD: Codega, libri in comodato, meglio un contributo in bonus
(ACON) Trieste, 22 giu - COM/MPB - "Con il Decreto n. 2094, del
16 giugno, la Direzione istruzione della Regione ha fatto il
riparto per il servizio dei libri in comodato delle scuole. Circa
3 milioni e mezzo, per le scuole. Iniziativa ottima, che dà
continuità a quanto già fatto con la Giunta precedente. Il
regolamento applicativo, e lo abbiamo già più volte segnalato,
però non va bene".
A dirlo è il consigliere del Partito Democratico Franco Codega
che spiega anche i motivi, indicandone almeno due.
"Innanzitutto l'assegnazione alle singole scuole avviene sulla
base non degli iscritti dell'anno di competenza (per. es.
2010-2011), ma sulla base degli iscritti dell'anno precedente.
Ciò provoca una sfasatura distorcente sulla adeguatezza dei
contributi dati alle scuole. La scuola che, per esempio, aveva
l'anno precedente una annata di classi prime superiori con
iscrizioni di alunni decisamente superiore alla iscrizione
nell'anno in corso si ritroverà con fondi sovrabbondanti (in
taluni casi sarà in grado di comprare tutti i libri per ogni
alunno. La scuola che, al contrario, si trova nella situazione
opposta, si troverà con fondi assolutamente inadeguati. E così
alunni, frequentanti la stessa tipologia di classe nella stessa
città, riceveranno contributi assolutamente diversi. E non va
bene.
"In secondo luogo la soluzione del libro "in comodato" crea
inutili problemi di gestione da parte delle scuole. Infatti, ogni
anno, gli alunni dovrebbero riconsegnare i testi, la scuola
dovrebbe verificarne la condizione, eventualmente richiedere il
rimborso, depositare comunque i libri restituiti negli scaffali
della scuola, e rimetterli in circolo nell'anno successivo.
Poiché è frequente il cambio di testo o il cambio di edizione da
parte degli editori, i libri spesso non vengono richiesti e
giacciono quindi inutilizzati nelle scuole.
"Sarebbe molto più pratico, sia per le famiglie che per le
scuole, trasformare - è la proposta di Codega - il contributo in
un "bonus", uguale per tutti gli studenti di una particolare
annata, spendibile direttamente dalle famiglie. Lo suggeriamo per
il futuro", conclude.