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LN: Razzini, piano casa bloccato, ostruzionismo dei Comuni?

22.06.2010
15:56
(ACON) Trieste, 22 giu - COM/MPB - "L'attuazione del Piano Casa del Friuli Venezia Giulia avanza a rilento o si è addirittura arenata? È colpa dell'ostruzionismo di alcuni Comuni, soprattutto nell'area monfalconese".

Il sospetto è del consigliere regionale della Lega Nord Federico Razzini, che ha presentato un'interrogazione all'assessore Federica Seganti chiedendo "se il "Piano casa stia trovando attuazione in Friuli Venezia Giulia", "se dei Comuni - e nel caso quali - stiano ostacolando la sua realizzazione" e, infine, "quali misure intenda adottare l'esecutivo per sbloccare la situazione, dato il carattere eccezionale del provvedimento".

Razzini si domanda se "l'azione di intralcio che danneggia gravemente gli operatori del settore edilizio e i cittadini stessi" sia dettata dalla volontà di "boicottare la Giunta regionale da parte di amministratori di sinistra", o "dall'altrettanto imperdonabile inefficienza nel recepire una norma che guarda al bene della collettività".

Il leghista ricorda che "il Piano casa nasce con l'esplicito intento di soddisfare tre obiettivi: favorire il rilancio dell'economia, rispondere ai bisogni abitativi delle famiglie e introdurre incisive misure di semplificazione procedurale dell'attività edilizia. Per questo, lo Stato, le Regioni e le Autonomie Locali hanno definito il 31 marzo 2009 un apposito accordo". A distanza di oltre un anno, però, secondo il consigliere, sembra che proprio gli enti locali stiano remando contro questo provvedimento in modo più o meno nascosto e Razzini pone altresì l'accento sulla "filosofia di base del Piano casa, che punta a semplificare le procedure e mettere i cittadini nelle condizioni di migliorare le proprie abitazioni: é prevista addirittura la possibilità di interventi straordinari di demolizione e ricostruzione con ampliamento per edifici a destinazione residenziale entro il limite del 35% della volumetria esistente per migliorare la qualità architettonica e l'efficienza energetica".

Razzini conclude: "Basta ritardi. Il piano casa deve trovare attuazione. Altrimenti, saranno i Comuni ad assumersi le responsabilità politiche per i danni provocati ai cittadini".