LN: Razzini, piano casa bloccato, ostruzionismo dei Comuni?
(ACON) Trieste, 22 giu - COM/MPB - "L'attuazione del Piano Casa
del Friuli Venezia Giulia avanza a rilento o si è addirittura
arenata? È colpa dell'ostruzionismo di alcuni Comuni, soprattutto
nell'area monfalconese".
Il sospetto è del consigliere regionale della Lega Nord Federico
Razzini, che ha presentato un'interrogazione all'assessore
Federica Seganti chiedendo "se il "Piano casa stia trovando
attuazione in Friuli Venezia Giulia", "se dei Comuni - e nel caso
quali - stiano ostacolando la sua realizzazione" e, infine,
"quali misure intenda adottare l'esecutivo per sbloccare la
situazione, dato il carattere eccezionale del provvedimento".
Razzini si domanda se "l'azione di intralcio che danneggia
gravemente gli operatori del settore edilizio e i cittadini
stessi" sia dettata dalla volontà di "boicottare la Giunta
regionale da parte di amministratori di sinistra", o
"dall'altrettanto imperdonabile inefficienza nel recepire una
norma che guarda al bene della collettività".
Il leghista ricorda che "il Piano casa nasce con l'esplicito
intento di soddisfare tre obiettivi: favorire il rilancio
dell'economia, rispondere ai bisogni abitativi delle famiglie e
introdurre incisive misure di semplificazione procedurale
dell'attività edilizia. Per questo, lo Stato, le Regioni e le
Autonomie Locali hanno definito il 31 marzo 2009 un apposito
accordo". A distanza di oltre un anno, però, secondo il
consigliere, sembra che proprio gli enti locali stiano remando
contro questo provvedimento in modo più o meno nascosto e Razzini
pone altresì l'accento sulla "filosofia di base del Piano casa,
che punta a semplificare le procedure e mettere i cittadini nelle
condizioni di migliorare le proprie abitazioni: é prevista
addirittura la possibilità di interventi straordinari di
demolizione e ricostruzione con ampliamento per edifici a
destinazione residenziale entro il limite del 35% della
volumetria esistente per migliorare la qualità architettonica e
l'efficienza energetica".
Razzini conclude: "Basta ritardi. Il piano casa deve trovare
attuazione. Altrimenti, saranno i Comuni ad assumersi le
responsabilità politiche per i danni provocati ai cittadini".