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PD: Brussa, su benzina dalla maggioranza promesse da marinai

23.06.2010
18:03
(ACON) Trieste, 23 giu - COM/ET - "Tanto tuonò che piovve!

"Potrebbe essere questa, afferma il consigliere regionale del Partito Democratico Franco Brussa, la sintesi della vicenda sulla legge della benzina che pare abbia avuto il via libera della maggioranza regionale.

"Dopo mesi di tira e molla tra i presentatori della proposta, Asquini e Narduzzi, e il PdL che, assieme all'assessore regionale alle Finanze Savino, hanno contrastato la norma, apprendiamo che si sarebbero superate quelle parti che rischiavano di sottostare ai rilievi della UE.

"Saremmo curiosi - prosegue Brussa - di sapere quali fossero quelle norme in contrasto, dato che lo stesso Asquini ha ripetutamente negato tale eventualità, in considerazione del fatto che la sua proposta non chiamava in causa eventuali interventi di aiuto economico sulle accise della benzina, ma interveniva direttamente con un contributo al cittadino.

"Ho l'impressione - afferma il consigliere - che ci troviamo di fronte a un gioco delle parti. In particolare, il PdL che, isolato su un provvedimento che non voleva, causa la dichiarata disponibilità del PD e delle altre forze politiche di opposizione a votarlo, sta cercando di salvare la faccia di fronte all'opinione pubblica.

"È curioso, che si affermi di voler approvare il provvedimento entro luglio, quando, dalla programmazione regionale della Commissione competente, che doveva essere convocata per le intere giornate di mercoledì 23 e giovedì 24 giugno per approvarne il testo, ci si è ridotti a inserire il provvedimento come secondo punto, della convocazione della sola mattinata di domani.

Per Brussa è molto importante anche il silenzio della maggioranza regionale sulla volontà di approvare, contestualmente alla legge, alcune norme che riguardano la categoria dei tabaccai.

"Norme - ricorda l'esponente dell'opposizione - già presentate come emendamento dal gruppo del PD e sulle quali si sono ripetutamente espresse in maniera favorevole le associazioni dei tabaccai e dei rivenditori di generi di monopolio.

"Tutto ciò - conclude Brussa - nonostante le roboanti promesse della maggioranza e dell'assessore Savino di volersi far carico di una categoria di lavoratori e di esercenti che hanno pagato più di altri l'entrata della Slovenia in Europa".