News


VI Comm: audizione con RSU Teatro lirico Giuseppe Verdi

24.06.2010
15:38
(ACON) Trieste, 24 giu - ET - L'impatto del decreto Bondi sul teatro lirico Giuseppe Verdi di Trieste, una delle realtà teatrali con meno personale e spese a livello nazionale e al vertice della classifica italiana per il numero delle produzioni: è su questo tema che la VI Commissione consiliare - presidente Piero Camber (Pdl) - ha svolto un'audizione con le rappresentanze sindacali dell'istituzione lirico sinfonica.

Il decreto renderà il lavoro ancora più precario - hanno detto i sindacati - penalizza ballerini, blocca le assunzioni, crea Fondazioni di serie A e di serie B, mettendo a rischio realtà piccole come quella di Trieste. Le RSU hanno chiesto alla Regione sostegno economico e politico, soprattutto a livello parlamentare, oltre che di privilegiare nella nomina del nuovo sopraintendente il criterio della managerialità. "Il rischio che corriamo - dicono le rappresentanze - è di diventare contenitore di spettacoli creati altrove e smettere di essere un teatro di produzione".

Per il consigliere Roberto Antonaz (SA-PRC), questo decreto è frutto di un fastidio generalizzato nei confronti della cultura, un segno dei tempi sventurati che viviamo. Il presidente Camber ha evidenziato una volontà generale di sostenere i teatri regionali, anche in sede di variazione di bilancio.

L'assessore Molinaro ha ricordato che le Regioni si sono dette fortemente contrarie ai contenuti del decreto. In Senato le parti di maggior conflitto sono state rimosse, ha sottolineato l'assessore, e ci sono state delle modifiche anche in materia di personale. Molinaro ha ricordato come il Verdi rappresenti un'importante realtà e che per questo motivo la Regione contribuisce con decisione al suo bilancio Seguiremo la vicenda in maniera puntuale, ha assicurato le RSU Molinaro.

(immagini tv)