PD: Brussa, Brandolin, basta ritardi per la Villesse Gorizia
(ACON) Trieste, 25 giu - COM/ET - I consiglieri regionali
isontini del Partito Democratico Giorgio Brandolin e Franco
Brussa, preoccupati per la situazione della Villesse-Gorizia,
hanno presentato un'interrogazione alla Giunta per sapere quali
iniziative urgenti intende assumere per evitare che, dopo la
ristrutturazione, resti una strada pericolosa, quando verrà
finalmente approvato il progetto esecutivo e inizieranno i
lavori.
"Sono infatti vent'anni che si attende la trasformazione della
Villesse-Gorizia in autostrada, opera viaria fondamentale per lo
sviluppo socio-economico di Gorizia e della sua provincia, tanto
che - continuano i consiglieri - la Slovenia, intravedendo le
enormi possibilità per il suo territorio da questo collegamento,
progettava la sua rete autostradale anche in funzione della sua
connessione con la Villesse-Gorizia, portando a termine in
pochissimo tempo i lavori.
"Ci ricordiamo - dicono i due esponenti regionali - come il
sindaco Romoli, quando era assessore regionale alle Finanze dal
1998 al 2001, avesse ripetutamente assicurato la ristrutturazione
della Villesse-Gorizia entro il 2003. Ed invece, nel frattempo,
ci sono state ben due pose di prime pietre, una nel novembre 2009
ed una nel maggio di quest'anno, senza che al progetto esecutivo
sia stato ancora dato il via libera dalla concessionaria Autovie
Venete".
Brandolin e Brussa sottolineano poi come Tondo e l'assessore
Riccardi siano stati nominati commissario e vice della terza
corsia autostradale con responsabilità anche per la Villesse
Gorizia, con le precise finalità di individuare le procedure per
accelerare la sua ristrutturazione, "producendo - sostengono i
due esponenti del PD - al momento solo gravi ritardi causa
inefficienza.
"Non capiamo, infatti, le anacronistiche affermazioni
dell'assessore Riccardi a mezzo stampa - continuano i consiglieri
- dove afferma che i lavori potranno comunque proseguire, quando
invece non sono ancora cominciati, dato che le uniche ruspe che
si vedono sulla Villesse-Gorizia sono quelle relative alla posa
del metanodotto. E tutto ciò rappresenta anche una vera e propria
presa in giro per i cittadini della provincia di Gorizia e di
quanti utilizzano ogni giorno quest'arteria stradale.
"Siamo perciò preoccupati - chiudono Brandolin e Brussa - sia per
il danno economico conseguente alla sentenza del TAR del Lazio,
sia per la sicurezza dell'arteria visto che lo stesso progetto
vincitore prevede, tra le altre cose, il rifacimento del ponte
sull'Isonzo con modalità che metterebbero a rischio la sicurezza
stradale e l'opera stessa. Non vorremmo che questo generasse
ulteriori ritardi per la ristrutturazione della
Villesse-Gorizia."