PD: Moretton, specialità della Regione a rischio
(ACON) Trieste, 28 giu - COM/ET - "Il ministro Calderoli, nel
considerare le Regioni a statuto speciale privilegiate e a
rischio di perdere il treno del federalismo, dimostra di non
conoscere, la nostra realtà istituzionale e la storia".
A sostenerlo è Gianfranco Moretton, capogruppo del PD in
Consiglio regionale.
"Avendolo dichiarato di fronte al popolo leghista a Latisana,
dovrebbe - sostiene il capogruppo - innanzitutto chiedere agli
elettori della Lega Nord se la specialità regionale sia da
considerarsi un privilegio o se non sia, invece, una necessità
dovuta alla posizione geopolitica e alle specificità che in essa
ancora vivono.
"E' gravissimo - secondo Moretton - che Calderoli consideri le
Regioni ordinarie alla stessa stregua del Friuli Venezia Giulia.
Evidentemente, egli vuole arrivare alla cancellazione della
specialità della nostra Regione. Ci auguriamo che i leghisti del
Friuli Venezia Giulia prendano le distanze da Calderoli e dalle
sue idee malsane di cancellare la specialità della Regione.
"Calderoli invece - continua l'esponente dell'opposizione -
dovrebbe richiamare il centro destra, e la Lega Nord in
particolare, ad avviare rapidamente le riforme che egli stesso ha
auspicato. Ma forse egli stesso non sa che, nonostante si sia
arrivati a metà legislatura, le riforme non si sono viste perché
il conflitto tra Pdl e Lega - dice Moretton - lo impedisce.
"Un ordine perentorio calato dall'alto che risponde a un'unica
volontà: schiavi di Roma e servi di Milano. E' alquanto
imbarazzante e del tutto singolare il silenzio assenso dietro al
quale continuano a nascondersi gli esponenti regionali del
Carroccio - sostiene il capogruppo del PD.
"La specialità è stata una conquista, dopo una lunghissima
battaglia che ha portato la nostra Regione da fanalino di coda a
motore pulsante dello sviluppo economico del nostro Paese.
Regione, crocevia fondamentale tra Est e Ovest, che rischia -
conclude Moretton - di presentarsi disarmata davanti alle nuove
sfide che ora l'attendono".