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PD-Citt: Menis, Colussi, ombre sul teatro di San Daniele (UD)

29.06.2010
14:52
(ACON) Trieste, 29 giu - COM/ET - Nuove ombre sul futuro del Ciconi, il prestigioso teatro di San Daniele del Friuli, in procinto di essere al centro di un imponente opera di restauro e riqualificazione da parte dell'amministrazione comunale resa possibile grazie ad un significativo intervento regionale.

A denunciarlo due consiglieri regionali, Piero Colussi (Cittadini - Libertà Civica) e Paolo Menis (PD), riferendosi alla proposta di svincolare una parte consistente del contributo a suo tempo deliberato per gli interventi sulla struttura così da poterlo utilizzare per altre finalità.

Il tutto sarebbe contenuto in un emendamento presentato da un esponente della maggioranza che, a detta di Menis e Colussi, riguarderebbe 1,5 milioni di euro (pari a circa un terzo dell'intera somma a suo tempo assegnata) e metterebbe in serio pericolo la realizzazione dell'intero progetto.

"In Commissione, infatti - sottolineano i consiglieri - si è fatto cenno ad un possibile risparmio (sull'importo dei lavori o sull'acquisto non è stato chiarito) di cui non solo non è stata data quantificazione, ma che si pone anche in aperto contrasto con quanto dichiarato pochi mesi fa dall'Amministrazione comunale che aveva sottolineato, al contrario, la necessità di ulteriori finanziamenti per l'adeguamento antisismico.

"Assolutamente incomprensibile e profondamente dannoso, il cambio di direzione attuale - proseguono i consiglieri - sfociato in una decisione che rischia di mettere in seria discussione la possibilità di dotare la cittadina di una struttura fondamentale per lo sviluppo culturale, turistico e sociale di tutto il territorio.

"È difficile pensare che con le risorse residue si possa acquistare l'immobile (voce di spesa che da sola assorbirebbe circa 1 milione di euro) metterlo a norma, ma soprattutto dotarlo di tutte quelle attrezzature tecnologiche imprescindibili per potervi svolgere le attività teatrali, musicali, cinematografiche e i convegni.

"Senza questi interventi - dicono Menis e Colussi - ci ritroveremmo di fronte ad una cattedrale nel deserto, l'impegno e gli sforzi portati avanti in questi anni per assicurare a San Daniele la possibilità di investire su un progetto di ampio respiro, completamente vanificati. Un'occasione unica - concludono i consiglieri - per riportare la cittadina collinare a quella leadership culturale e territoriale all'altezza della sua tradizione".