PD-Citt: Menis, Colussi, ombre sul teatro di San Daniele (UD)
(ACON) Trieste, 29 giu - COM/ET - Nuove ombre sul futuro del
Ciconi, il prestigioso teatro di San Daniele del Friuli, in
procinto di essere al centro di un imponente opera di restauro e
riqualificazione da parte dell'amministrazione comunale resa
possibile grazie ad un significativo intervento regionale.
A denunciarlo due consiglieri regionali, Piero Colussi (Cittadini
- Libertà Civica) e Paolo Menis (PD), riferendosi alla proposta
di svincolare una parte consistente del contributo a suo tempo
deliberato per gli interventi sulla struttura così da poterlo
utilizzare per altre finalità.
Il tutto sarebbe contenuto in un emendamento presentato da un
esponente della maggioranza che, a detta di Menis e Colussi,
riguarderebbe 1,5 milioni di euro (pari a circa un terzo
dell'intera somma a suo tempo assegnata) e metterebbe in serio
pericolo la realizzazione dell'intero progetto.
"In Commissione, infatti - sottolineano i consiglieri - si è
fatto cenno ad un possibile risparmio (sull'importo dei lavori o
sull'acquisto non è stato chiarito) di cui non solo non è stata
data quantificazione, ma che si pone anche in aperto contrasto
con quanto dichiarato pochi mesi fa dall'Amministrazione comunale
che aveva sottolineato, al contrario, la necessità di ulteriori
finanziamenti per l'adeguamento antisismico.
"Assolutamente incomprensibile e profondamente dannoso, il cambio
di direzione attuale - proseguono i consiglieri - sfociato in una
decisione che rischia di mettere in seria discussione la
possibilità di dotare la cittadina di una struttura fondamentale
per lo sviluppo culturale, turistico e sociale di tutto il
territorio.
"È difficile pensare che con le risorse residue si possa
acquistare l'immobile (voce di spesa che da sola assorbirebbe
circa 1 milione di euro) metterlo a norma, ma soprattutto dotarlo
di tutte quelle attrezzature tecnologiche imprescindibili per
potervi svolgere le attività teatrali, musicali, cinematografiche
e i convegni.
"Senza questi interventi - dicono Menis e Colussi - ci
ritroveremmo di fronte ad una cattedrale nel deserto, l'impegno e
gli sforzi portati avanti in questi anni per assicurare a San
Daniele la possibilità di investire su un progetto di ampio
respiro, completamente vanificati. Un'occasione unica -
concludono i consiglieri - per riportare la cittadina collinare a
quella leadership culturale e territoriale all'altezza della sua
tradizione".