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Gruppi consiliari ricevono sindacati Funzione pubblica

01.07.2010
15:37
(ACON) Trieste, 01 lug - ET - Dopo la rottura del tavolo di trattativa per il rinnovo contrattuale del comparto unico del Friuli Venezia Giulia, le rappresentanze sindacali della Funzione pubblica - CGIL, UIL, UGL, CSA e CISAL - sono state ricevute dai rappresentanti di tutti i gruppi consiliari (Piero Camber, Paolo Ciani e Alessandro Colautti del Pdl, Federico Razzini per la Lega, Alessandro Tesolat dell'UDC, Roberto Asquini del Gruppo misto, Franco Brussa del PD, Igor Kocijancic per SA, Enio Agnola di Idv e Stefano Alunni Barbarossa dei Cittadini), per ribadire le richieste più volte espresse in varie sedi.

"A ogni incontro la delegazione trattante ci offre di meno - hanno sostenuto i sindacalisti - mentre noi chiediamo solo di recuperare l'inflazione (3,2%), come già fatto da più di un anno a livello nazionale. Inoltre ci chiedono di subire i costi dei contenziosi della polizia e degli autonomi municipale. È una posizione della delegazione che riteniamo inacettabile - hanno detto le rappresentanze - quando stiamo parlando di aumenti che andrebbero da 60 a un massimo di 90 euro lordi con trattative che, se venisse siglato l'accordo, non potrebbero essere riaperte prima di 4 anni". I sindacati hanno anche lamentato, a più voci e con forza, la rigidità manifestata dalla controparte trattante.

Si tratta di una battaglia culturale contro un approccio completamente errato, che trasforma legittime richieste in bonus e gestisce le relazioni con il personale in modo schizofrenico, ha detto Brussa, sostenendo la causa.

Per Kocijancic sarebbe utile trovare un'intesa trasversale in Consiglio regionale per richiamare, dai banchi della politica, la delegazione trattante a relazioni sindacali più consone e corrette, senza giochi al ribasso e chiusure.

Secondo Agnola, se la Regione Friuli Venezia Giulia ha una buona reputazione è anche grazie a una virtuosa collaborazione tra politica e struttura amministrativa. Trattative troppo lunghe potrebbero solo demotivare il personale, senza portare nessun vantaggio alla collettività.

Il nocciolo della questione sta nel fatto che l'Esecutivo regionale non è in grado di portare a casa da Roma tutte le risorse che ci spettano, ha sostenuto Alunni Barbarossa.

Ciani ha evidenziato come la Regione sia solo una delle parti che compongono la delegazione trattante, insieme a tutti gli Enti locali, e ha chiesto ai sindacati di aprire un tavolo di ragionamento complessivo sull'attuale situazione economica.

Un appoggio per ricercare una risoluzione in tempi brevi è stato espresso da Tesolat, che ha auspicato una rapida chiusura della trattativa, anche perché concerne il biennio 2008-2009, già trascorso.

Colautti si è infine detto disponibile a ricercare una sintesi per formulare un ordine del giorno trasversale e condiviso, che sostenga la necessità di intrattenere normali rapporti sindacali.

(foto-immagini tv)