Gruppi consiliari ricevono sindacati Funzione pubblica
(ACON) Trieste, 01 lug - ET - Dopo la rottura del tavolo di
trattativa per il rinnovo contrattuale del comparto unico del
Friuli Venezia Giulia, le rappresentanze sindacali della Funzione
pubblica - CGIL, UIL, UGL, CSA e CISAL - sono state ricevute dai
rappresentanti di tutti i gruppi consiliari (Piero Camber, Paolo
Ciani e Alessandro Colautti del Pdl, Federico Razzini per la
Lega, Alessandro Tesolat dell'UDC, Roberto Asquini del Gruppo
misto, Franco Brussa del PD, Igor Kocijancic per SA, Enio Agnola
di Idv e Stefano Alunni Barbarossa dei Cittadini), per ribadire
le richieste più volte espresse in varie sedi.
"A ogni incontro la delegazione trattante ci offre di meno -
hanno sostenuto i sindacalisti - mentre noi chiediamo solo di
recuperare l'inflazione (3,2%), come già fatto da più di un anno
a livello nazionale. Inoltre ci chiedono di subire i costi dei
contenziosi della polizia e degli autonomi municipale. È una
posizione della delegazione che riteniamo inacettabile - hanno
detto le rappresentanze - quando stiamo parlando di aumenti che
andrebbero da 60 a un massimo di 90 euro lordi con trattative
che, se venisse siglato l'accordo, non potrebbero essere riaperte
prima di 4 anni". I sindacati hanno anche lamentato, a più voci e
con forza, la rigidità manifestata dalla controparte trattante.
Si tratta di una battaglia culturale contro un approccio
completamente errato, che trasforma legittime richieste in bonus
e gestisce le relazioni con il personale in modo schizofrenico,
ha detto Brussa, sostenendo la causa.
Per Kocijancic sarebbe utile trovare un'intesa trasversale in
Consiglio regionale per richiamare, dai banchi della politica, la
delegazione trattante a relazioni sindacali più consone e
corrette, senza giochi al ribasso e chiusure.
Secondo Agnola, se la Regione Friuli Venezia Giulia ha una buona
reputazione è anche grazie a una virtuosa collaborazione tra
politica e struttura amministrativa. Trattative troppo lunghe
potrebbero solo demotivare il personale, senza portare nessun
vantaggio alla collettività.
Il nocciolo della questione sta nel fatto che l'Esecutivo
regionale non è in grado di portare a casa da Roma tutte le
risorse che ci spettano, ha sostenuto Alunni Barbarossa.
Ciani ha evidenziato come la Regione sia solo una delle parti che
compongono la delegazione trattante, insieme a tutti gli Enti
locali, e ha chiesto ai sindacati di aprire un tavolo di
ragionamento complessivo sull'attuale situazione economica.
Un appoggio per ricercare una risoluzione in tempi brevi è stato
espresso da Tesolat, che ha auspicato una rapida chiusura della
trattativa, anche perché concerne il biennio 2008-2009, già
trascorso.
Colautti si è infine detto disponibile a ricercare una sintesi
per formulare un ordine del giorno trasversale e condiviso, che
sostenga la necessità di intrattenere normali rapporti sindacali.
(foto-immagini tv)