PD: Brussa, su comparto unico Giunta fa orecchie da mercante
(ACON) Trieste, 01 lug - COM/DT - "Ancora una volta
l'amministrazione regionale fa orecchie da mercante riguardo ai
propri dipendenti e, più in generale, verso i lavoratori del
comparto unico. Un comparto che è ancora privo del contratto sul
biennio 2008-2009 e a cui viene offerto un aumento inferiore al
tasso di inflazione". Lo afferma in una nota Franco Brussa,
consigliere regionale del PD.
"L'approccio che questa amministrazione ha nei confronti dei suoi
lavoratori è davvero demagogico - fa notare Brussa - al punto che
è, oggi, l'unico in Italia a non veder riconosciuto un proprio
diritto. Se si considera poi che, in base al decreto 78 del
governo nell'ambito del contenimento della spesa pubblica, per i
prossimi 4 anni non potranno essere previsti aumenti
contrattuali, si comprende come, alla fine, saranno questi i
lavoratori che pagheranno più di altri gli effetti della crisi.
Certo, non può essere portato a giustificazione di questo
comportamento il fatto che hanno un posto di lavoro garantito,
poiché questo è il frutto di una scelta lavorativa, passata
attraverso una selezione e un concorso pubblico.
L'amministrazione regionale agisce nei confronti del personale
con un occhio strabico dato che, anche in questa manovra di
bilancio, interviene in maniera scoordinata con - ad esempio -
previsioni di impegni economici pari a 700 mila euro per un
appalto di servizi a ditte esterne per gli arretrati dell'ufficio
tavolare di Trieste nonostante una graduatoria concorsuale
approvata solo 3 mesi fa. E poi c'è lo stanziamento di 800 mila
euro per l'assunzione di interinali, dopo le promesse di
riduzione di questo tipo di impiego lavorativo.
Tutto ciò, riflette Brussa, a fronte dell'aumentato ricorso agli
incarichi esterni che la Giunta Tondo, in questi 2 anni di
governo della Regione, ha portato alla considerevole cifra di 18
milioni e mezzo di euro. Si deve allora concludere che i presunti
risparmi in questo settore siano davvero una non verità.
Infine, conclude Brussa, anche la più volte annunciata riforma
complessiva dell'apparato burocratico non ha trovato, finora,
risposta alcuna, anche se l'odierna ristrutturazione delle
deleghe degli assessori regionali comporterà notevoli disagi
ulteriori a molti lavoratori della Regione che dovranno
traslocare da un ufficio all'altro, dopo averlo già fatto
all'inizio di questa legislatura, con evidente danno per il
cittadino che si traduce in risposte ritardate o mai date".