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PD: Brussa, su comparto unico Giunta fa orecchie da mercante

01.07.2010
18:34
(ACON) Trieste, 01 lug - COM/DT - "Ancora una volta l'amministrazione regionale fa orecchie da mercante riguardo ai propri dipendenti e, più in generale, verso i lavoratori del comparto unico. Un comparto che è ancora privo del contratto sul biennio 2008-2009 e a cui viene offerto un aumento inferiore al tasso di inflazione". Lo afferma in una nota Franco Brussa, consigliere regionale del PD.

"L'approccio che questa amministrazione ha nei confronti dei suoi lavoratori è davvero demagogico - fa notare Brussa - al punto che è, oggi, l'unico in Italia a non veder riconosciuto un proprio diritto. Se si considera poi che, in base al decreto 78 del governo nell'ambito del contenimento della spesa pubblica, per i prossimi 4 anni non potranno essere previsti aumenti contrattuali, si comprende come, alla fine, saranno questi i lavoratori che pagheranno più di altri gli effetti della crisi.

Certo, non può essere portato a giustificazione di questo comportamento il fatto che hanno un posto di lavoro garantito, poiché questo è il frutto di una scelta lavorativa, passata attraverso una selezione e un concorso pubblico.

L'amministrazione regionale agisce nei confronti del personale con un occhio strabico dato che, anche in questa manovra di bilancio, interviene in maniera scoordinata con - ad esempio - previsioni di impegni economici pari a 700 mila euro per un appalto di servizi a ditte esterne per gli arretrati dell'ufficio tavolare di Trieste nonostante una graduatoria concorsuale approvata solo 3 mesi fa. E poi c'è lo stanziamento di 800 mila euro per l'assunzione di interinali, dopo le promesse di riduzione di questo tipo di impiego lavorativo.

Tutto ciò, riflette Brussa, a fronte dell'aumentato ricorso agli incarichi esterni che la Giunta Tondo, in questi 2 anni di governo della Regione, ha portato alla considerevole cifra di 18 milioni e mezzo di euro. Si deve allora concludere che i presunti risparmi in questo settore siano davvero una non verità.

Infine, conclude Brussa, anche la più volte annunciata riforma complessiva dell'apparato burocratico non ha trovato, finora, risposta alcuna, anche se l'odierna ristrutturazione delle deleghe degli assessori regionali comporterà notevoli disagi ulteriori a molti lavoratori della Regione che dovranno traslocare da un ufficio all'altro, dopo averlo già fatto all'inizio di questa legislatura, con evidente danno per il cittadino che si traduce in risposte ritardate o mai date".