PD: Menis, segnale d'attenzione per malati di fibromialgia
(ACON) Trieste, 05 lug - COM/ET - "Un segnale d'attenzione
molto importante verso una patologia - la fibromialgia - tanto
diffusa quanto ancora troppo poco conosciuta".
È il commento del consigliere del PD Paolo Menis che esprime così
grande soddisfazione dopo l'approvazione dell'ordine del giorno
sul tema avvenuta a margine della sessione di bilancio della
scorsa settimana.
"Dagli ultimi dati disponibili - spiega il consigliere - la
fibromialgia, una sindrome a carattere cronico caratterizzata da
dolore muscoloscheletrico diffuso associato alla positività di
punti dolorosi localizzati, colpisce circa il 6-7% della
popolazione (il che significa tra i 3 e i 4 milioni di individui
in tutta Italia) in prevalenza donne. Allo stato attuale, al
disagio di dover convivere con una simile patologia si è unito un
sostanziale disinteresse delle istituzioni, su tutti lo Stato,
che non la riconosce come malattia sociale, a differenza
dell'OMS, precludendo ai malati e alle loro famiglie la
possibilità di un aiuto.
Ecco perché un segnale forte deve partire dalle Regioni -
continua Menis - ed è quello che ci aspettiamo di ottenere grazie
a quest'atto, a firma di tutte le forze di opposizione, con cui
chiediamo all'assessore Kosic di attivarsi in tutte le sedi
affinché siano approvate le normative necessarie a prevedere il
riconoscimento ai malati di permessi di astensione dal lavoro per
la cura della sintomatologia, nonché per prevedere l'esenzione
dal pagamento dei ticket e dei farmaci eventualmente prescritti.
"Parallelamente - spiega l'esponente del PD - abbiamo impegnato
la Giunta all'attivazione di un osservatorio regionale
sull'incidenza della patologia sul territorio in modo da
raccogliere dei dati utili per seguire l'andamento del fenomeno e
creare un punto di riferimento per quanti necessitano di un primo
sostegno e le rispettive famiglie. Un'altra delle difficoltà è
determinata, infatti, dall'assenza di un esame specifico per la
diagnosi della fibromialgia.
"Ho un solo rammarico - conclude Menis - quello di non essere
riuscito a portare a casa analoghi impegni anche per i soggetti
affetti da malattie neuromuscolari. Avevo chiesto l'attivazione
di un centro specifico che potesse coordinarsi con il Centro
regionale di riferimento per le malattie rare, attivo dal 2006".