Camber riceve giovani stagisti dell'Ente Friuli nel mondo
(ACON) Trieste, 12 lug - DT - Venti giovani, tutti figli di
friulani, nati in Brasile, Argentina, Canada e Sud Africa. Ora,
fino a tutto luglio, saranno in Friuli Venezia Giulia. Non in
vacanza, ma per seguire due progetti promossi dall'Ente Friuli
nel mondo e illustrati al presidente della VI Commissione Piero
Camber, che li ha ricevuti nell'Aula del Consiglio regionale, a
Trieste.
"Approfittate di questa esperienza, ha suggerito ai ragazzi,
parlate con chi usa la vostra lingua, ascoltate. Perché le
origini vanno tutelate, soprattutto nel mondo della cultura, e
penso ai teatri, o ai libri, ad esempio. Dovete essere orgogliosi
del legame con la vostra terra d'origine, legame di cui oggi
siete testimoni. L'Italia, ha aggiunto Camber, ha scelto di
tutelare gli italiani all'estero, ha dato loro il voto, ha fatto
e sta facendo molto, come la Regione del resto, perché le nuove
generazioni possano, se vogliono, tornare".
E infatti, "Valori identitari e imprenditorialità" è il titolo
del primo progetto a cui partecipano 12 tra brasiliani e
argentini (ma con i nonni di Gemona, Buia, Frisanco, Cusano di
Zoppola, Mortegliano, Palmanova, Bordano, Magnano in Riviera,
Pavia di Udine) dai 23 ai 43 anni. Si tratta di un corso di
perfezionamento post-laurea organizzato in collaborazione con il
Dipartimento di Glottologia e filologia classica dell'università
di Udine.
Un percorso formativo che rientra nel progetto del ministero
dell'Università dal titolo "Perdita, mantenimento e recupero
dello spazio linguistico e culturale nella seconda e terza
generazione di emigrati italiani nel mondo: lingua, lingue,
identità. La lingua e cultura italiana come valore e patrimonio
per nuove professionalità nelle comunità emigrate", nel quale
sono coinvolti cinque atenei italiani tra cui, appunto, quello
del capoluogo friulano.
Prime lezioni a fine maggio, le ultime prevedono tirocini in
istituzioni pubbliche e aziende selezionate dall'Associazione
degli industriali di Udine e da quella delle Piccole industrie,
Confcooperative e Confcommercio.
Invece, in collaborazione con la Società friulana di archeologia,
ecco il "Campus archeologico": questo secondo progetto riguarda 8
ragazzi, anche del Canada e del Sud Africa. Laureati pure loro,
tra i venti e trent'anni, per quindici giorni sono impegnati
negli scavi al castello di Attimis superiore e - tutti i
pomeriggi - in lezioni su storia, cultura e tradizioni della
nostra regione.
"Siete una grande ricchezza per il Friuli Venezia Giulia, siete i
nostri ambasciatori", ha concluso, salutandoli, il presidente
Camber.
(foto in e-mail; immagini tv)