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Camber riceve giovani stagisti dell'Ente Friuli nel mondo

12.07.2010
13:31
(ACON) Trieste, 12 lug - DT - Venti giovani, tutti figli di friulani, nati in Brasile, Argentina, Canada e Sud Africa. Ora, fino a tutto luglio, saranno in Friuli Venezia Giulia. Non in vacanza, ma per seguire due progetti promossi dall'Ente Friuli nel mondo e illustrati al presidente della VI Commissione Piero Camber, che li ha ricevuti nell'Aula del Consiglio regionale, a Trieste.

"Approfittate di questa esperienza, ha suggerito ai ragazzi, parlate con chi usa la vostra lingua, ascoltate. Perché le origini vanno tutelate, soprattutto nel mondo della cultura, e penso ai teatri, o ai libri, ad esempio. Dovete essere orgogliosi del legame con la vostra terra d'origine, legame di cui oggi siete testimoni. L'Italia, ha aggiunto Camber, ha scelto di tutelare gli italiani all'estero, ha dato loro il voto, ha fatto e sta facendo molto, come la Regione del resto, perché le nuove generazioni possano, se vogliono, tornare".

E infatti, "Valori identitari e imprenditorialità" è il titolo del primo progetto a cui partecipano 12 tra brasiliani e argentini (ma con i nonni di Gemona, Buia, Frisanco, Cusano di Zoppola, Mortegliano, Palmanova, Bordano, Magnano in Riviera, Pavia di Udine) dai 23 ai 43 anni. Si tratta di un corso di perfezionamento post-laurea organizzato in collaborazione con il Dipartimento di Glottologia e filologia classica dell'università di Udine.

Un percorso formativo che rientra nel progetto del ministero dell'Università dal titolo "Perdita, mantenimento e recupero dello spazio linguistico e culturale nella seconda e terza generazione di emigrati italiani nel mondo: lingua, lingue, identità. La lingua e cultura italiana come valore e patrimonio per nuove professionalità nelle comunità emigrate", nel quale sono coinvolti cinque atenei italiani tra cui, appunto, quello del capoluogo friulano.

Prime lezioni a fine maggio, le ultime prevedono tirocini in istituzioni pubbliche e aziende selezionate dall'Associazione degli industriali di Udine e da quella delle Piccole industrie, Confcooperative e Confcommercio.

Invece, in collaborazione con la Società friulana di archeologia, ecco il "Campus archeologico": questo secondo progetto riguarda 8 ragazzi, anche del Canada e del Sud Africa. Laureati pure loro, tra i venti e trent'anni, per quindici giorni sono impegnati negli scavi al castello di Attimis superiore e - tutti i pomeriggi - in lezioni su storia, cultura e tradizioni della nostra regione.

"Siete una grande ricchezza per il Friuli Venezia Giulia, siete i nostri ambasciatori", ha concluso, salutandoli, il presidente Camber.

(foto in e-mail; immagini tv)