VI Comm: illustrato pdl su gestione impianti sportivi
(ACON) Trieste, 15 lug - DT - Gli enti locali che non intendano
gestire direttamente gli impianti sportivi di loro proprietà
potranno affidarli - in via preferenziale - a società
dilettantistiche, enti di promozione sportiva, associazioni di
discipline associate e federazioni sportive affiliate al CONI. E'
questo il senso della proposta di legge firmata dai consiglieri
del Pdl Alessandro Colautti, Daniele Galasso, Luigi Cacitti,
Paolo Ciani e Franco Baritussio, dal leghista Danilo Narduzzi, da
Edoardo Sasco per l'UDC e Roberto Asquini del Gruppo Misto.
"Con questo provvedimento applichiamo quanto contenuto nella
Finanziaria dello Stato del 2003, ma completiamo anche le
disposizioni di legge previste nel testo unico della Regione in
materia di sport e tempo libero - ha spiegato Colautti alla VI
Commissione consiliare, presieduta da Piero Camber (Pdl). In
particolare mettiamo ordine nelle procedure di gestione degli
impianti sportivi pubblici, che poi costituiscono il numero
maggiore nella nostra regione".
Un testo con diversi obiettivi: favorire la massima fruibilità
degli impianti e qualificare gli spazi utilizzandoli di più e
meglio, a cui si affiancano la promozione di una campagna
informativa sul doping e la valorizzazione della cultura
dell'associazionismo sportivo.
Chi gestirà - tramite convenzione - l'impianto sportivo dovrà
soddisfare più requisiti, tra cui la garanzia dell'apertura
dell'impianto a tutti i soggetti riconosciuti e l'imparzialità
nell'utilizzo della struttura. Conterà poi l'esperienza nel
settore, il radicamento sul territorio nel bacino di utenza
dell'impianto, l'affidabilità economica, la qualificazione
professionale degli istruttori, l'organizzazione di attività a
favore di giovani, diversamente abili, anziani. Eventualmente,
gli enti locali potranno individuare ulteriori criteri di
valutazione.
Ma c'è anche la possibilità dell'affidamento diretto quando sul
territorio di riferimento sia presente una sola società in grado
di sfruttare appieno l'impianto, oppure quando più associazioni
si mettano insieme e costituiscano un unico soggetto sportivo. Il
proprietario della struttura dovrà vigilare sulla sua gestione.