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VI Comm: illustrato pdl su gestione impianti sportivi

15.07.2010
14:49
(ACON) Trieste, 15 lug - DT - Gli enti locali che non intendano gestire direttamente gli impianti sportivi di loro proprietà potranno affidarli - in via preferenziale - a società dilettantistiche, enti di promozione sportiva, associazioni di discipline associate e federazioni sportive affiliate al CONI. E' questo il senso della proposta di legge firmata dai consiglieri del Pdl Alessandro Colautti, Daniele Galasso, Luigi Cacitti, Paolo Ciani e Franco Baritussio, dal leghista Danilo Narduzzi, da Edoardo Sasco per l'UDC e Roberto Asquini del Gruppo Misto.

"Con questo provvedimento applichiamo quanto contenuto nella Finanziaria dello Stato del 2003, ma completiamo anche le disposizioni di legge previste nel testo unico della Regione in materia di sport e tempo libero - ha spiegato Colautti alla VI Commissione consiliare, presieduta da Piero Camber (Pdl). In particolare mettiamo ordine nelle procedure di gestione degli impianti sportivi pubblici, che poi costituiscono il numero maggiore nella nostra regione".

Un testo con diversi obiettivi: favorire la massima fruibilità degli impianti e qualificare gli spazi utilizzandoli di più e meglio, a cui si affiancano la promozione di una campagna informativa sul doping e la valorizzazione della cultura dell'associazionismo sportivo.

Chi gestirà - tramite convenzione - l'impianto sportivo dovrà soddisfare più requisiti, tra cui la garanzia dell'apertura dell'impianto a tutti i soggetti riconosciuti e l'imparzialità nell'utilizzo della struttura. Conterà poi l'esperienza nel settore, il radicamento sul territorio nel bacino di utenza dell'impianto, l'affidabilità economica, la qualificazione professionale degli istruttori, l'organizzazione di attività a favore di giovani, diversamente abili, anziani. Eventualmente, gli enti locali potranno individuare ulteriori criteri di valutazione.

Ma c'è anche la possibilità dell'affidamento diretto quando sul territorio di riferimento sia presente una sola società in grado di sfruttare appieno l'impianto, oppure quando più associazioni si mettano insieme e costituiscano un unico soggetto sportivo. Il proprietario della struttura dovrà vigilare sulla sua gestione.