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PD: no a sospensione pagamento multe quote latte

19.07.2010
13:15
(ACON) Trieste, 19 lug - COM/AB - Il capogruppo del PD in Consiglio regionale Gianfranco Moretton e il suo collega Enzo Marsilio si schierano contro la volontà del Governo nazionale di sospendere il pagamento delle multe a chi non ha rispettato il regime delle quote latte, un piccolo manipolo di trasgressori rispetto ai molti altri agricoltori hanno pagato le sanzioni comminate dalla UE.

Moretton e Marsilio, polemizzando in particolare con i parlamentari della Lega Nord che hanno voluto premiare taluni agricoltori, dichiarano che bloccare il pagamento delle sanzioni è un fatto gravissimo che va contro il rispetto delle regole e, ancor peggio, di quegli allevatori che hanno rispettato le disposizioni europee.

Quanto vogliono fare i parlamentari leghisti è un esempio di mal costume e di una cattiva politica che contrasta con i valori civili dell'Italia europea. Questo atteggiamento mette nelle condizioni il nostro Paese di far sapere all'Europa quel che facciamo e ciò deve preoccupare tutti per la sicura perdita d'immagine delle nostre istituzioni.

Ci preoccupa, inoltre, il silenzio del presidente della Regione Tondo e specialmente dell'assessore all'Agricoltura della Lega Nord Violino che, finora, non hanno proferito parola su questo genere di politica. Da Tondo e Violino, che hanno persino avuto l'ardire di far approvare una generalità dalla Giunta regionale in favore della sospensione dei pagamenti, vorremmo una presa di posizione che annunciasse invece di non tollerare né assecondare trasgressioni alle norme comunitarie, giacché genererebbero una procedura d'infrazione i cui oneri finanziari ricadrebbero, per quanto di competenza, su tutti i cittadini della regione e dei produttori agricoli.

Ci auguriamo che in tal senso ci sia un'azione formale da parte della Giunta regionale presso il Governo nazionale. Ma se sulla questione della sospensione del pagamento delle sanzioni delle quote latte il silenzio del centro destra in regione dovesse permanere, non indugeremo a presentare una mozione in Consiglio regionale per obbligare ogni parte politica a pronunciarsi pubblicamente.