V Comm: incontro con presidente e componenti Paritetica
(ACON) Trieste, 19 lug - AB - La V Commissione del Consiglio
regionale, presieduta da Roberto Marin (Pdl), ha incontrato il
presidente Giovanni Collino e i componenti di nomina regionale
della Commissione paritetica Stato-Regione FVG, Pietro Fontanini,
Leopoldo Coen, e lo ha fatto alla presenza del presidente del
Consiglio Edouard Ballaman e dei capigruppo.
Proprio l'importanza di affidare quanto prima alla Paritetica una
serie di indirizzi precisi è stata sottolineata da Ballaman, per
metterla nella condizione di avviare un proficuo lavoro fin da
settembre. A tal riguardo, Marin ha ricordato sinteticamente
quanto emerso nella seduta della V Commissione della scorsa
settimana, soprattutto rispetto a enti locali, elettorale e
Foresta di Tarvisio, e quanto è stato dibattuto su federalismo
fiscale (compartecipazioni IRPEF) e sanità. La prossima riunione
servirà a individuare con precisione gli argomenti che l'Aula
potrà inserire nel documento da affidare alla Paritetica.
L'on. Collino ha precisato come la Commissione fino a oggi abbia
svolto un'attività ordinaria e di completamento del pregresso, in
attesa che si sbloccassero alcune materie importanti, su tutte il
federalismo. Quello di giovedì prossimo con i ministri Calderoli
e Fitto sarà un incontro innanzitutto di cortesia - quindi nessun
timore di qualche blitz da parte del Governo - ma sarà anche
l'opportunità per avere un primo approccio con le problematiche
che ci riguardano e per capire i costi reali di ogni singola
partita. Sarà poi il Consiglio regionale a valutare il tutto
prima di andare a concretizzare qualsiasi operazione e a fornire
alla Commissione gli indirizzi sui quali lavorare.
Per il gruppo del Pdl, il capogruppo Daniele Galasso ha precisato
che le materie all'attenzione della Paritetica sono molte e
importanti, alcune strategiche e vitali - università, beni
ambientali, federalismo fiscale, viabilità, sanità - sulle quali
non dobbiamo essere impreparati o superficiali. Se alcune di esse
non si chiudessero in un certo modo, la Regione non avrebbe il
bilancio in equilibrio. Antonio Pedicini ha ricordato come la
Commissione paritetica sia strumento tecnico di attuazione dello
Statuto, non organismo politico né luogo dove negoziare nuove
competenze. Così, per l'attività che dovrà svolgere, saranno
necessari gli indirizzi di quest'Aula. Paolo Ciani ha invitato a
dare indirizzi importanti e ben definiti alla Paritetica,
affinché dalla fine dell'estate possa lavorare per portare a casa
ciò che riteniamo opportuno in termini strategici.
Per il gruppo dei DS, Alessandro Tesini ha ribadito compiti e
attribuzioni della Commissione e il rapporto con il Consiglio
regionale, mentre per il capogruppo Gianfranco Moretton, alla
preoccupazione che ci giungano nuove competenze senza le relative
risorse, si aggiunge quella dovuta al fatto che non si vede un
disegno politico che consenta di capire come affrontare con il
Governo ciò che ci interessa avere e ciò che a livello nazionale
s'intende fare. La V Commissione stili un documento sulla
salvaguardia dell'autonomia e della specialità della Regione e lo
si discuta in Consiglio regionale, con il presidente Tondo che ne
sia garante. Mauro Travanut ha lamentato lo smarrimento del
principio fondamentale in virtù del quale l'autonomia è
l'autonomia, senza la quale ogni discorso diventa inutile. Il
ruolo affidato alla Paritetica è importante, il suo operato
dev'essere in saldezza di visione con il Consiglio e con il
presidente della Regione e l'auspicio è che la si sfrutti al
meglio.
A parere del capogruppo della Lega Nord Danilo Narduzzi, per
ottenere risultati che potrebbero sembrare difficili, fors'anche
insperati, sarà necessaria la maggior coesione possibile
all'interno del Consiglio regionale, ma sarà fondamentale che
sulla stessa lunghezza d'onda siano anche il presidente Tondo, i
parlamentati della regione, i partiti di riferimento. Federico
Razzini ha poi messo in evidenza la nostra capacità nelle
gestioni amministrative in molti settori, e con questo biglietto
da visita cercheremo di spuntare nuove cose da fare e proporre
nuovi livelli di autonomia. Su alcune materie, come quella
portuale, bisognerà andare a un chiarimento sulle competenze,
cercar di capire chi fa che cosa, perché la mancanza di chiarezza
sta rallentando le possibilità di sviluppo.
Roberto Asquini (Misto) ha detto di percepire con piacere un
interesse generale per questa Regione che va al di là degli
schieramenti, e una consapevolezza diffusa che quello che siamo
capaci di fare qui è spesso superiore a quanto si fa a livello
nazionale. Il quadro va affrontato in due termini: dobbiamo
cercare di portare a casa tutto o quanto più possibile della
compensazione e l'attuazione di un quadro di maggior autonomia
nel sistema economico-fiscale, per ottenere ciò che ci compete,
nulla di più e nulla di meno rispetto agli altri.
A giudizio di Edoardo Sasco (UDC) non si possono affrontare
subito tutti i temi, perché mentre per alcuni servono tempi
lunghi, altri non si possono più rinviare oppure sono già maturi,
vedi l'ottenimento delle compartecipazioni e il discorso della
fiscalità di vantaggio.
(foto - immagini tv)