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V Comm: incontro con presidente e componenti Paritetica

19.07.2010
16:41
(ACON) Trieste, 19 lug - AB - La V Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Roberto Marin (Pdl), ha incontrato il presidente Giovanni Collino e i componenti di nomina regionale della Commissione paritetica Stato-Regione FVG, Pietro Fontanini, Leopoldo Coen, e lo ha fatto alla presenza del presidente del Consiglio Edouard Ballaman e dei capigruppo.

Proprio l'importanza di affidare quanto prima alla Paritetica una serie di indirizzi precisi è stata sottolineata da Ballaman, per metterla nella condizione di avviare un proficuo lavoro fin da settembre. A tal riguardo, Marin ha ricordato sinteticamente quanto emerso nella seduta della V Commissione della scorsa settimana, soprattutto rispetto a enti locali, elettorale e Foresta di Tarvisio, e quanto è stato dibattuto su federalismo fiscale (compartecipazioni IRPEF) e sanità. La prossima riunione servirà a individuare con precisione gli argomenti che l'Aula potrà inserire nel documento da affidare alla Paritetica.

L'on. Collino ha precisato come la Commissione fino a oggi abbia svolto un'attività ordinaria e di completamento del pregresso, in attesa che si sbloccassero alcune materie importanti, su tutte il federalismo. Quello di giovedì prossimo con i ministri Calderoli e Fitto sarà un incontro innanzitutto di cortesia - quindi nessun timore di qualche blitz da parte del Governo - ma sarà anche l'opportunità per avere un primo approccio con le problematiche che ci riguardano e per capire i costi reali di ogni singola partita. Sarà poi il Consiglio regionale a valutare il tutto prima di andare a concretizzare qualsiasi operazione e a fornire alla Commissione gli indirizzi sui quali lavorare.

Per il gruppo del Pdl, il capogruppo Daniele Galasso ha precisato che le materie all'attenzione della Paritetica sono molte e importanti, alcune strategiche e vitali - università, beni ambientali, federalismo fiscale, viabilità, sanità - sulle quali non dobbiamo essere impreparati o superficiali. Se alcune di esse non si chiudessero in un certo modo, la Regione non avrebbe il bilancio in equilibrio. Antonio Pedicini ha ricordato come la Commissione paritetica sia strumento tecnico di attuazione dello Statuto, non organismo politico né luogo dove negoziare nuove competenze. Così, per l'attività che dovrà svolgere, saranno necessari gli indirizzi di quest'Aula. Paolo Ciani ha invitato a dare indirizzi importanti e ben definiti alla Paritetica, affinché dalla fine dell'estate possa lavorare per portare a casa ciò che riteniamo opportuno in termini strategici.

Per il gruppo dei DS, Alessandro Tesini ha ribadito compiti e attribuzioni della Commissione e il rapporto con il Consiglio regionale, mentre per il capogruppo Gianfranco Moretton, alla preoccupazione che ci giungano nuove competenze senza le relative risorse, si aggiunge quella dovuta al fatto che non si vede un disegno politico che consenta di capire come affrontare con il Governo ciò che ci interessa avere e ciò che a livello nazionale s'intende fare. La V Commissione stili un documento sulla salvaguardia dell'autonomia e della specialità della Regione e lo si discuta in Consiglio regionale, con il presidente Tondo che ne sia garante. Mauro Travanut ha lamentato lo smarrimento del principio fondamentale in virtù del quale l'autonomia è l'autonomia, senza la quale ogni discorso diventa inutile. Il ruolo affidato alla Paritetica è importante, il suo operato dev'essere in saldezza di visione con il Consiglio e con il presidente della Regione e l'auspicio è che la si sfrutti al meglio.

A parere del capogruppo della Lega Nord Danilo Narduzzi, per ottenere risultati che potrebbero sembrare difficili, fors'anche insperati, sarà necessaria la maggior coesione possibile all'interno del Consiglio regionale, ma sarà fondamentale che sulla stessa lunghezza d'onda siano anche il presidente Tondo, i parlamentati della regione, i partiti di riferimento. Federico Razzini ha poi messo in evidenza la nostra capacità nelle gestioni amministrative in molti settori, e con questo biglietto da visita cercheremo di spuntare nuove cose da fare e proporre nuovi livelli di autonomia. Su alcune materie, come quella portuale, bisognerà andare a un chiarimento sulle competenze, cercar di capire chi fa che cosa, perché la mancanza di chiarezza sta rallentando le possibilità di sviluppo.

Roberto Asquini (Misto) ha detto di percepire con piacere un interesse generale per questa Regione che va al di là degli schieramenti, e una consapevolezza diffusa che quello che siamo capaci di fare qui è spesso superiore a quanto si fa a livello nazionale. Il quadro va affrontato in due termini: dobbiamo cercare di portare a casa tutto o quanto più possibile della compensazione e l'attuazione di un quadro di maggior autonomia nel sistema economico-fiscale, per ottenere ciò che ci compete, nulla di più e nulla di meno rispetto agli altri.

A giudizio di Edoardo Sasco (UDC) non si possono affrontare subito tutti i temi, perché mentre per alcuni servono tempi lunghi, altri non si possono più rinviare oppure sono già maturi, vedi l'ottenimento delle compartecipazioni e il discorso della fiscalità di vantaggio.

(foto - immagini tv)