PD: Marsilio, Tondo non contrasta chiusura poste in montagna
(ACON) Trieste, 21 lug - COM/ET - Poste Italiane sta
realizzando un progetto di riorganizzazione della propria
struttura che colpisce in particolare le aree montane, le
frazioni e i piccoli centri.
"A mobilitarsi per primi i sindaci - rileva il consigliere
regionale del PD Enzo Marsilio - l'ANCI e molti cittadini, cui è
seguita l'iniziativa delle organizzazioni sindacali, di alcuni
consiglieri regionali e qualche parlamentare. Latitante, come
accade sempre più spesso, l'Amministrazione regionale, che ha
ignorato le varie interrogazioni presentate sull'argomento,
limitandosi a lasciar fare ad altri quanto invece avrebbe dovuto
fare in prima persona.
"Con il blocco di fatto dell'attività delle Comunità montana -
evidenzia l'esponente dell'opposizione - è venuto a mancare il
sostegno a tutta una serie di progetti che con successo
contrastavano il progressivo smantellamento dei servizi di
prossimità come, ad esempio, gli sportelli INPS, i trasporti e le
attività sociali.
"A completare il lavoro arrivano ora i colpi di mannaia delle
Poste Italiane e a farne le spese saranno soprattutto le fasce
più debole della popolazione, in specie gli anziani e i
disagiati. Di fronte a tanta evidenza i tanti proclami in difesa
della montagna, puntualmente poi disattesi, diventano - continua
Marsilio - sempre più ridicoli.
"Ora Tondo deve dire in maniera molto chiara che cosa sta facendo
di concreto per la montagna. Più che affidarsi alle dichiarazioni
stampa, venga in Consiglio regionale a dirci che cosa fa per
fermare il piano delle Poste e - conclude il consigliere - per
garantire un po' di dignità a chi ha deciso di vivere in montagna
nonostante le tante difficoltà".