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PD: Marsilio, Tondo non contrasta chiusura poste in montagna

21.07.2010
16:11
(ACON) Trieste, 21 lug - COM/ET - Poste Italiane sta realizzando un progetto di riorganizzazione della propria struttura che colpisce in particolare le aree montane, le frazioni e i piccoli centri.

"A mobilitarsi per primi i sindaci - rileva il consigliere regionale del PD Enzo Marsilio - l'ANCI e molti cittadini, cui è seguita l'iniziativa delle organizzazioni sindacali, di alcuni consiglieri regionali e qualche parlamentare. Latitante, come accade sempre più spesso, l'Amministrazione regionale, che ha ignorato le varie interrogazioni presentate sull'argomento, limitandosi a lasciar fare ad altri quanto invece avrebbe dovuto fare in prima persona.

"Con il blocco di fatto dell'attività delle Comunità montana - evidenzia l'esponente dell'opposizione - è venuto a mancare il sostegno a tutta una serie di progetti che con successo contrastavano il progressivo smantellamento dei servizi di prossimità come, ad esempio, gli sportelli INPS, i trasporti e le attività sociali.

"A completare il lavoro arrivano ora i colpi di mannaia delle Poste Italiane e a farne le spese saranno soprattutto le fasce più debole della popolazione, in specie gli anziani e i disagiati. Di fronte a tanta evidenza i tanti proclami in difesa della montagna, puntualmente poi disattesi, diventano - continua Marsilio - sempre più ridicoli.

"Ora Tondo deve dire in maniera molto chiara che cosa sta facendo di concreto per la montagna. Più che affidarsi alle dichiarazioni stampa, venga in Consiglio regionale a dirci che cosa fa per fermare il piano delle Poste e - conclude il consigliere - per garantire un po' di dignità a chi ha deciso di vivere in montagna nonostante le tante difficoltà".