LN: Franz, cancellare subito norma che strozza le PMI
(ACON) Trieste, 26 lug - COM/DT - Eliminare subito la "norma che
strozza le piccole e medie imprese" dal decreto legge 78 del 31
maggio scorso. Lo chiede il consigliere regionale della Lega Nord
nonché presidente della II Commissione (quella sulle attività
produttive) Maurizio Franz, che ha presentato un'interrogazione
per sollecitare la Giunta ad attivarsi nei confronti del
Parlamento per cancellare un provvedimento che "penalizza in modo
inaccettabile le SRL, cui viene imposta un'ulteriore vessazione".
"Nel settore delle società a responsabilità limitata, spiega
Franz, succede spesso che un unico soggetto ricopra sia il ruolo
di amministratore che di socio, proprio perché si tratta della
forma giuridica adottata dai piccoli imprenditori in cui il
capitale e le funzioni manageriali sono consolidate in un'unica
persona. Ora, aggiunge, con la norma di interpretazione autentica
del decreto legge 78 imposta dal legislatore nazionale, questo
soggetto dovrà pagare i contribuiti due volte: sia come
amministratore, che come socio. Secondo la norma precedente,
invece, la 662 del '96, lo stesso soggetto versava contributi
unicamente per l'attività prevalente.
Adesso, quindi, sottolinea ancora il consigliere leghista,
sovvertendo ogni logica e perpetrando una palese ingiustizia, si
vuole stringere il cappio attorno al collo dei piccoli
imprenditori, che già attraversano una fase delicata a causa
delle crisi economica.
Da troppi anni le piccole e medie imprese vengono lusingate e
corteggiate in tempi di campagna elettorale e poi puntualmente
tradite. Qui siamo di fronte a un'ulteriore pugnalata alla
schiena. Con due aggravanti: la norma ha effetto retroattivo, e
quindi ci sono piccoli imprenditori che si trovano con l'acqua
alla gola per fare fronte a questa nuova, inattesa, uscita.
Inoltre, le società per azioni e le grandi imprese vengono
esentate da questa gabella.
Per questo ritengo doveroso che la Giunta Tondo si adoperi perché
si ritorni a una condizione di equità. Non si può continuare a
sparare sulle PMI, conclude Franz, che rappresentano il 90% del
tessuto produttivo del nostro territorio".