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LN: Franz, cancellare subito norma che strozza le PMI

26.07.2010
16:45
(ACON) Trieste, 26 lug - COM/DT - Eliminare subito la "norma che strozza le piccole e medie imprese" dal decreto legge 78 del 31 maggio scorso. Lo chiede il consigliere regionale della Lega Nord nonché presidente della II Commissione (quella sulle attività produttive) Maurizio Franz, che ha presentato un'interrogazione per sollecitare la Giunta ad attivarsi nei confronti del Parlamento per cancellare un provvedimento che "penalizza in modo inaccettabile le SRL, cui viene imposta un'ulteriore vessazione".

"Nel settore delle società a responsabilità limitata, spiega Franz, succede spesso che un unico soggetto ricopra sia il ruolo di amministratore che di socio, proprio perché si tratta della forma giuridica adottata dai piccoli imprenditori in cui il capitale e le funzioni manageriali sono consolidate in un'unica persona. Ora, aggiunge, con la norma di interpretazione autentica del decreto legge 78 imposta dal legislatore nazionale, questo soggetto dovrà pagare i contribuiti due volte: sia come amministratore, che come socio. Secondo la norma precedente, invece, la 662 del '96, lo stesso soggetto versava contributi unicamente per l'attività prevalente.

Adesso, quindi, sottolinea ancora il consigliere leghista, sovvertendo ogni logica e perpetrando una palese ingiustizia, si vuole stringere il cappio attorno al collo dei piccoli imprenditori, che già attraversano una fase delicata a causa delle crisi economica.

Da troppi anni le piccole e medie imprese vengono lusingate e corteggiate in tempi di campagna elettorale e poi puntualmente tradite. Qui siamo di fronte a un'ulteriore pugnalata alla schiena. Con due aggravanti: la norma ha effetto retroattivo, e quindi ci sono piccoli imprenditori che si trovano con l'acqua alla gola per fare fronte a questa nuova, inattesa, uscita. Inoltre, le società per azioni e le grandi imprese vengono esentate da questa gabella.

Per questo ritengo doveroso che la Giunta Tondo si adoperi perché si ritorni a una condizione di equità. Non si può continuare a sparare sulle PMI, conclude Franz, che rappresentano il 90% del tessuto produttivo del nostro territorio".