CR: ddl libro fondiario, relatore Baritussio (2)
(ACON) Trieste, 27 lug - ET - Il disegno di legge - ha spiegato
il relatore di maggioranza Franco Baritussio (Pdl) - disciplina
in maniera organica la tenuta e l'impianto del libro fondiario,
semplificando con un unico testo le disposizioni fondamentali.
La totale rivisitazione dell'attuale disciplina del processo di
informatizzazione del libro fondiario è indispensabile per
avviare il sistema di elaborazione dati automatizzato, secondo
procedure più semplificate e snelle rispetto a quelle complesse e
dispendiose, a suo tempo concepite con la legge regionale 8/1990,
e conseguentemente rimaste a oggi del tutto inattuate.
Le precedenti norme sull'informatizzazione del libro maestro, non
hanno avuto alcuna realizzazione, sia a causa di una normativa
transitoria che subordina l'applicazione di buona parte delle
stesse all'entrata in vigore di un regolamento sui libri fondiari
informatizzati, mai adottato, sia per la difficoltà di dare
concreta applicazione a diverse procedure complesse e costose.
L'avvio dell'informatizzazione sarà graduale, rimanendo del tutto
inalterata l'attuale configurazione del sistema tavolare nel
rispetto della normativa vigente. L'innovazione tecnologica del
libro fondiario, come già da tempo realizzata in altre realtà di
ordinamento tavolare (Trentino Alto Adige, Austria, Slovenia), è
ormai diventata indispensabile.
Gli effetti del processo di informatizzazione comporteranno un
miglioramento dei servizi al cittadino e lo scambio delle
informazioni con le banche dati gestite da altre istituzioni,
anch'esse interessate al patrimonio immobiliare e coinvolte nella
gestione territoriale.
Il testo unico si compone di quattro Capi fondamentali, di cui il
II, concernente la tenuta del libro fondiario, essendo il più
corposo, è stato ripartito in quattro sezioni. Tra le varie
disposizioni si stabilisce che ogni ufficio tavolare sarà dotato
di terminali video che consentono la consultazione e la stampa di
documenti conservati anche presso gli altri uffici.
Di fondamentale importanza anche l'articolo 4, che fissa
chiaramente le sedi degli uffici tavolari a Trieste, Gorizia,
Cormons, Gradisca di Isonzo, Monfalcone, Cervignano del Friuli e
Pontebba.
(immagini tv)
(segue)