CR: ddl libro fondiario, relatore Brussa (3)
(ACON) Trieste, 27 lug - ET - Il sistema tavolare, diversamente
dall'altro sistema operante nella restante parte del territorio
regionale e che si esercita attraverso gli Uffici di pubblicità
immobiliare, consente la certezza del diritto, basandosi
sull'iscrizione tavolare e non sulla semplice conservazione degli
atti.
A spiegarlo il relatore di maggioranza Franco Brussa (PD) nella
sua relazione sul disegno di legge.
Il ritardo nell'attuazione dell'informatizzazione del libro
fondiario, ha contribuito a non risolvere il carico di arretrato
presente in molti uffici tavolari e ci ha resi fanalino di coda,
rispetto al Trentino Alto Adige, oltre che all'Austria e alla
Slovenia, le altre realtà di ordinamento tavolare, dove tale
informatizzazione è stata da tempo attuata ed è diventata
elemento ormai imprescindibile del sistema.
L'obiettivo principale del ddl è dunque la rivisitazione
dell'attuale disciplina del processo di informatizzazione,
prevedendo procedure più semplificate e più snelle, rispetto a
quelle a suo tempo previste e, come detto, rimaste in gran parte
inattuale.
È anche un testo unico di riferimento della materia, abrogando
tutte le norme fin qui approvate dal 1990 in poi e rinviando alla
disciplina regolamentare il dettaglio di alcune procedure.
Come conseguenza dell'informatizzazione, si registrerà un sicuro
snellimento delle pratiche e dei tempi necessari a compiere le
singole operazioni, risolvendo, con ciò, anche il già citato
problema dell'arretrato, oltre ad avere anche una maggior
celerità e una maggiore sicurezza sotto il profilo giuridico per
l'accesso ai dati tavolari.
Infine, l'innovazione tecnologica favorirà lo scambio delle
informazioni, non solo nei confronti dei professionisti
interessati e in prospettiva dei singoli cittadini, ma, da
subito, con quelle conservate nelle banche dati gestite da altre
istituzioni.
(segue)