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CR: ddl libro fondiario, relatore Brussa (3)

27.07.2010
11:42
(ACON) Trieste, 27 lug - ET - Il sistema tavolare, diversamente dall'altro sistema operante nella restante parte del territorio regionale e che si esercita attraverso gli Uffici di pubblicità immobiliare, consente la certezza del diritto, basandosi sull'iscrizione tavolare e non sulla semplice conservazione degli atti.

A spiegarlo il relatore di maggioranza Franco Brussa (PD) nella sua relazione sul disegno di legge.

Il ritardo nell'attuazione dell'informatizzazione del libro fondiario, ha contribuito a non risolvere il carico di arretrato presente in molti uffici tavolari e ci ha resi fanalino di coda, rispetto al Trentino Alto Adige, oltre che all'Austria e alla Slovenia, le altre realtà di ordinamento tavolare, dove tale informatizzazione è stata da tempo attuata ed è diventata elemento ormai imprescindibile del sistema.

L'obiettivo principale del ddl è dunque la rivisitazione dell'attuale disciplina del processo di informatizzazione, prevedendo procedure più semplificate e più snelle, rispetto a quelle a suo tempo previste e, come detto, rimaste in gran parte inattuale.

È anche un testo unico di riferimento della materia, abrogando tutte le norme fin qui approvate dal 1990 in poi e rinviando alla disciplina regolamentare il dettaglio di alcune procedure.

Come conseguenza dell'informatizzazione, si registrerà un sicuro snellimento delle pratiche e dei tempi necessari a compiere le singole operazioni, risolvendo, con ciò, anche il già citato problema dell'arretrato, oltre ad avere anche una maggior celerità e una maggiore sicurezza sotto il profilo giuridico per l'accesso ai dati tavolari.

Infine, l'innovazione tecnologica favorirà lo scambio delle informazioni, non solo nei confronti dei professionisti interessati e in prospettiva dei singoli cittadini, ma, da subito, con quelle conservate nelle banche dati gestite da altre istituzioni.

(segue)