PD: Menis, un'audizione su Piano stralcio del torrente Corno
(ACON) Trieste, 27 lug - COM/DT - Si torna a parlare di casse
di espansione, ma questa volta non sono quelle del Tagliamento. A
finire sotto la lente è il Piano stralcio per la difesa idraulica
del torrente Corno che pochi giorni fa ha visto l'avvio di quella
fase e che prelude all'avvio della valutazione ambientale
strategica (VAS).
"Con quest'atto - dichiara il consigliere regionale del PD Paolo
Menis - inizia a prendere forma un progetto complesso sotto
diversi profili ambientali ed economici, che dovrebbe integrare
le funzioni del canale scolmatore a pochi anni dalla sua entrata
in funzione. Per questo, spiega, insieme ai colleghi della IV
Commissione (quella sull'Ambiente), abbiamo ritenuto opportuno
fare chiarezza chiedendo l'audizione dei vertici dell'Autorità di
bacino regionale del Friuli Venezia Giulia e di tutti i sindaci
del territorio interessato dal Piano.
Diciotto Comuni coinvolti, oltre 30 mila abitanti e soprattutto
alcune aree SIC, oggetto di specifica tutela da parte di norme
sovranazionali, sono solo alcuni dei riferimenti che danno
un'idea di cosa stiamo parlando, prosegue Menis. Ecco perché
abbiamo ritenuto opportuno chiedere che la Commissione
approfondisca le ipotesi di lavoro preannunciate dall'Autorità di
bacino.
È presto per fare ogni ragionamento, anche se la proposta più
accreditata prevederebbe la costruzione di due casse d'espansione
di volumetria pari - una - a circa 3 milioni di metri cubi e -
l'altra - a 1 milione, rispettivamente in località Paludo tra i
Comuni di San Daniele, Majano e Rive d'Arcano, e a Nogaredo di
Corno, a Coseano.
Quello che ci preme - precisa, concludendo, Menis - è accertarci
che vengano prese in considerazione tutte le soluzioni che
privilegiano il minor impatto possibile sia dal punto di vista
ambientale che socioeconomico, mantenendo costantemente informati
i cittadini".