PD: Marsilio, montagna debole e sola ++RIPETIZIONE CORRETTA++
(ACON) Trieste, 27 lug - COM/DT - "Dopo il commissariamento
delle Comunità montane, l'accentramento e il cambio di nome del
Servizio manutenzione del territorio montano diventato Servizio
del territorio rurale e irrigazione con sede a Udine, ora
sparisce anche la voce forestale dalla Direzione delle risorse
agricole che diventa Direzione centrale delle risorse rurali e
agroalimentari. E giunge anche voce che si stia lavorando per
modificare il ruolo tradizionale dei tecnici forestali che
diventerebbero dei semplici vigili ambientali".
E' il consigliere regionale del PD Enzo Marsilio a scrivere.
E poi aggiunge: "per fortuna che il carnico Tondo si era tenuto
la delega alle politiche della Montagna. Chissà cosa sarebbe
potuto accadere se a capo della Regione non ci fosse stato un
montanaro e se la delega alla Montagna fosse andata a un
lagunare.
Intanto, però, sottolinea Marsilio, il presidente Tondo dichiara
che il commissariamento delle Comunità montane sta producendo
risultati. Quali? Se l'obiettivo è quello di zittire la montagna
allora siamo d'accordo anche noi che Tondo e soci stiano
lavorando bene, tant'è che i risultati sono sotto gli occhi di
tutti.
In effetti, non può sorprendere molto che Tondo si adoperi per
ridimensionare il ruolo politico della montagna, aggiunge. In
questo dimostra coerenza: non si era affrettato a dichiarare,
all'indomani della vittoria elettorale, che la montagna, dove
aveva perso, conta ben poco a fini elettorali? E, tanto per
essere chiaro, aveva precisato che Preone non può essere
paragonata a Gorizia, come la Carnia non può avere lo stesso peso
del Pordenonese. (E non sarà forse proprio per questo che ha
ceduto la delega alla Montagna al pordenonese Ciriani?).
Ci sorprende invece quando dichiara che ogni parte del territorio
montano dovrebbe scegliere il modello gestionale che ritiene più
appropriato e coerente con le proprie aspettative. Che il
presidente, dichiara ancora il consigliere, non abbia mai letto
il "Nuovo progetto montagna" dell'amministrazione precedente? Che
non sappia che la montagna aveva già elaborato dei Piani di
sviluppo locali che altro non erano che dei progetti di sviluppo
territoriali scelti in base a modelli gestionali ritenuti,
appunto, appropriati e coerenti con le proprie aspettative?
Ciò che comunque è certo, e che tutti sanno, è che i commissari
si sono affrettati a cancellare con un colpo di spugna ogni
traccia e ogni ipotesi di quanto era stato fatto in precedenza,
ivi compresi i Piani e i progetti di sviluppo elaborati con tanti
sforzi e altrettanto lavoro. Che Tondo voglia ricominciare? Che
sia tutto da rifare? Può andare anche bene, conclude Marsilio,
purché si faccia sul serio".