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PD: Marsilio, montagna debole e sola ++RIPETIZIONE CORRETTA++

27.07.2010
18:33
(ACON) Trieste, 27 lug - COM/DT - "Dopo il commissariamento delle Comunità montane, l'accentramento e il cambio di nome del Servizio manutenzione del territorio montano diventato Servizio del territorio rurale e irrigazione con sede a Udine, ora sparisce anche la voce forestale dalla Direzione delle risorse agricole che diventa Direzione centrale delle risorse rurali e agroalimentari. E giunge anche voce che si stia lavorando per modificare il ruolo tradizionale dei tecnici forestali che diventerebbero dei semplici vigili ambientali".

E' il consigliere regionale del PD Enzo Marsilio a scrivere.

E poi aggiunge: "per fortuna che il carnico Tondo si era tenuto la delega alle politiche della Montagna. Chissà cosa sarebbe potuto accadere se a capo della Regione non ci fosse stato un montanaro e se la delega alla Montagna fosse andata a un lagunare.

Intanto, però, sottolinea Marsilio, il presidente Tondo dichiara che il commissariamento delle Comunità montane sta producendo risultati. Quali? Se l'obiettivo è quello di zittire la montagna allora siamo d'accordo anche noi che Tondo e soci stiano lavorando bene, tant'è che i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

In effetti, non può sorprendere molto che Tondo si adoperi per ridimensionare il ruolo politico della montagna, aggiunge. In questo dimostra coerenza: non si era affrettato a dichiarare, all'indomani della vittoria elettorale, che la montagna, dove aveva perso, conta ben poco a fini elettorali? E, tanto per essere chiaro, aveva precisato che Preone non può essere paragonata a Gorizia, come la Carnia non può avere lo stesso peso del Pordenonese. (E non sarà forse proprio per questo che ha ceduto la delega alla Montagna al pordenonese Ciriani?).

Ci sorprende invece quando dichiara che ogni parte del territorio montano dovrebbe scegliere il modello gestionale che ritiene più appropriato e coerente con le proprie aspettative. Che il presidente, dichiara ancora il consigliere, non abbia mai letto il "Nuovo progetto montagna" dell'amministrazione precedente? Che non sappia che la montagna aveva già elaborato dei Piani di sviluppo locali che altro non erano che dei progetti di sviluppo territoriali scelti in base a modelli gestionali ritenuti, appunto, appropriati e coerenti con le proprie aspettative?

Ciò che comunque è certo, e che tutti sanno, è che i commissari si sono affrettati a cancellare con un colpo di spugna ogni traccia e ogni ipotesi di quanto era stato fatto in precedenza, ivi compresi i Piani e i progetti di sviluppo elaborati con tanti sforzi e altrettanto lavoro. Che Tondo voglia ricominciare? Che sia tutto da rifare? Può andare anche bene, conclude Marsilio, purché si faccia sul serio".