PD:Menis, legge carburanti nasce vecchia, serve una svolta
(ACON)Trieste, 28 lug - COM/MPB - Appena nata, già vecchia. È il
destino della nuova legge sui carburanti secondo il consigliere
PD Paolo Menis che l'ha sottolineato ieri in Aula con un appello
ad ampliare la riflessione perché si possa discutere non tanto il
meccanismo quanto piuttosto la stessa impostazione della nuova
normativa. Una strada da percorrere - di cui il consigliere parla
in una nota - può essere quella di incentivare i distributori a
metano, il combustibile più economico ed ecologico attualmente
disponibile.
"Parliamo ogni giorno di ambiente, sostenibilità, esaltando le
potenzialità della green economy e siamo a discutere di una legge
la cui finalità, cito testualmente - scrive Menis - è il
sostegno della mobilità su strada": ancora una volta non posso
non registrare la mancanza di coraggio, di visione a lungo
termine, fondamentali per un cambio di prospettiva in chiave di
sviluppo sostenibile.
"Un abbozzo di intervento nella legge c'è, ma è troppo debole. E
poi ci sono tante incongruenze che non mi convincono nel
meccanismo della benzina agevolata" - prosegue ancora Menis -, ad
esempio quanto costa mantenere la gestione delle tessere
attraverso le Camere di Commercio? E come mai la benzina, dati
alla mano, costa molto di più da noi che in altre regioni, come
ad esempio nel vicino Veneto?
"Solo con le cifre dei costi appena citati potremmo valutare
appieno l'impatto complessivo che un simile intervento ha sui
cittadini in termini assoluti. Senza considerare queste spese,
infatti, che però ci sono e che tutti sosteniamo, parliamo di
risparmi che, per una famiglia media - che percorre per esempio
15.000 km all'anno con un'auto che fa 15 km con un litro - sono
meno di 7 euro al mese per la benzina e di 5 euro per il gasolio.
Da considerare poi che molta parte viene assorbita dai
contestuali aumenti dei pedaggi autostradali.
"Una svolta è, però, ancora possibile - spiega Menis - se le
risorse che abbiamo stanziato per questo provvedimento fossero
impiegate per incentivare l'utilizzo di sistemi ibridi ecologici
integrati, ad esempio attraverso l'implementazione della rete del
metano per autotrazione.
"Ecco il futuro. L'Italia è il Paese più metanizzato al mondo,
cioè quello che possiede più chilometri di condutture, premessa
necessaria per creare una rete di distributori per autoveicoli
altrettanto capillare. Il metano è il combustibile più economico
(con un prezzo ponderato di 0,66 al litro) e più ecologico
perché privo di emissioni di polveri sottili.
"Se continuiamo a ragionare nel breve periodo allora la crisi si
affronta concedendo qualche centesimo di sconto sui carburanti e
sperando che i cittadini restino a fare rifornimento nella nostra
Regione ma ritrovarsi tra qualche anno con una rete di
distributori di metano efficiente e capillare sul territorio,
quella sì che potrebbe essere la vera rivoluzione, ambientale, ma
anche economica.
"Minori emissioni dei veicoli, riduzione del traffico su gomma
(visto che il metano viaggia nei tubi e non nelle cisterne) e
costi del carburante dimezzati per i cittadini, altro che sconti
- conclude Menis - che rischiano di annullarsi nel tempo come in
passato".