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PD:Menis, legge carburanti nasce vecchia, serve una svolta

28.07.2010
15:58
(ACON)Trieste, 28 lug - COM/MPB - Appena nata, già vecchia. È il destino della nuova legge sui carburanti secondo il consigliere PD Paolo Menis che l'ha sottolineato ieri in Aula con un appello ad ampliare la riflessione perché si possa discutere non tanto il meccanismo quanto piuttosto la stessa impostazione della nuova normativa. Una strada da percorrere - di cui il consigliere parla in una nota - può essere quella di incentivare i distributori a metano, il combustibile più economico ed ecologico attualmente disponibile.

"Parliamo ogni giorno di ambiente, sostenibilità, esaltando le potenzialità della green economy e siamo a discutere di una legge la cui finalità, cito testualmente - scrive Menis - è il sostegno della mobilità su strada": ancora una volta non posso non registrare la mancanza di coraggio, di visione a lungo termine, fondamentali per un cambio di prospettiva in chiave di sviluppo sostenibile.

"Un abbozzo di intervento nella legge c'è, ma è troppo debole. E poi ci sono tante incongruenze che non mi convincono nel meccanismo della benzina agevolata" - prosegue ancora Menis -, ad esempio quanto costa mantenere la gestione delle tessere attraverso le Camere di Commercio? E come mai la benzina, dati alla mano, costa molto di più da noi che in altre regioni, come ad esempio nel vicino Veneto?

"Solo con le cifre dei costi appena citati potremmo valutare appieno l'impatto complessivo che un simile intervento ha sui cittadini in termini assoluti. Senza considerare queste spese, infatti, che però ci sono e che tutti sosteniamo, parliamo di risparmi che, per una famiglia media - che percorre per esempio 15.000 km all'anno con un'auto che fa 15 km con un litro - sono meno di 7 euro al mese per la benzina e di 5 euro per il gasolio. Da considerare poi che molta parte viene assorbita dai contestuali aumenti dei pedaggi autostradali.

"Una svolta è, però, ancora possibile - spiega Menis - se le risorse che abbiamo stanziato per questo provvedimento fossero impiegate per incentivare l'utilizzo di sistemi ibridi ecologici integrati, ad esempio attraverso l'implementazione della rete del metano per autotrazione.

"Ecco il futuro. L'Italia è il Paese più metanizzato al mondo, cioè quello che possiede più chilometri di condutture, premessa necessaria per creare una rete di distributori per autoveicoli altrettanto capillare. Il metano è il combustibile più economico (con un prezzo ponderato di 0,66 al litro) e più ecologico perché privo di emissioni di polveri sottili.

"Se continuiamo a ragionare nel breve periodo allora la crisi si affronta concedendo qualche centesimo di sconto sui carburanti e sperando che i cittadini restino a fare rifornimento nella nostra Regione ma ritrovarsi tra qualche anno con una rete di distributori di metano efficiente e capillare sul territorio, quella sì che potrebbe essere la vera rivoluzione, ambientale, ma anche economica.

"Minori emissioni dei veicoli, riduzione del traffico su gomma (visto che il metano viaggia nei tubi e non nelle cisterne) e costi del carburante dimezzati per i cittadini, altro che sconti - conclude Menis - che rischiano di annullarsi nel tempo come in passato".