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CR: personale, relatore di minoranza Brussa (2)

29.07.2010
11:16
(ACON) Trieste, 29 lug - MPB - Il relatore di minoranza Franco Brussa (PD) esprime un giudizio negativo considerando i recenti interventi normativi attuati in merito del tutto scoordinati e sottratti al confronto con le parti politica e sindacale.

Al proposito, ricorda che con la Finanziaria 2010, all'ultimo momento, è stato presentato e approvato un emendamento contenente una serie di provvedimenti riguardanti il personale giustificandolo con la necessità di inquadrare la grande riforma di comparto che ne sarebbe seguita. Nulla però è successo, sottolinea ora il consigliere, salvo l'inserimento qua e là nel recente assestamento di bilancio di qualche norma o qualche previsione economica che ha come riferimento il personale regionale. Azioni tra loro scollegate, dopo le quali ci si attendeva finalmente un disegno di legge organico mentre è stato depositato questo progetto che contiene norme originariamente inserite nel ddl di manutenzione dell'ordinamento regionale 2010. E presentando un pdl, anziché un ddl, sul personale - sottolinea il relatore - si sottrae il testo al confronto obbligatorio con il Consiglio delle Autonomie. Inoltre, se è urgente - avverte Brussa - non ci potranno essere, poi, all'ultimo momento, ulteriori emendamenti che amplino o snaturino il contenuto originario.

Quanto al testo, l'urgenza si limita alle sole disposizioni in materia di assenza per malattia e procedimento disciplinare (articolo 2), come pure la valutazione sulla prestazione (al 5). Per gli altri articoli non può essere portata alcuna giustificazione di urgenza di adeguarsi ai nuovi annunciati assetti giuntali. Ridicolo, poi per il relatore, stabilire (con il 3) che, dall'entrata in vigore delle legge, la denominazione e le funzioni della Direzione centrale salute siano definite con il regolamento di organizzazione dell'Amministrazione regionale, tentando di riportare in capo alla Giunta regionale denominazione e funzione della Direzione che, con la legge di bilancio del 2009, ha assunto un'autonomia organizzativa e gestionale che non ha eguali e il cui disallineamento è stato citato dalla Corte dei Conti.

L'articolo 4 (sistema di formazione del personale del comparto unico) avrebbe potuto incontrare il nostro favore se la norma, per la sua importanza, fosse stata condivisa con tutti gli enti interessati e avesse ricevuto il parere di merito della V Commissione consiliare e del CAL - ha affermato ancora Brussa ricordando che l'articolo 5, ridisegna la norma di valutazione della prestazione organizzativa e individuale, come prevista dalla norma statale, con modifiche però che sottraggono, per esempio, alla Corte dei Conti la verifica delle criticità riscontrate mentre con l'articolo 6 si amplia, dal 15 al 20 % dei posti previsti, la possibilità degli incarichi esterni che, per quanto attiene la dirigenza, si era detto di voler ridurre.

Con il nuovo 4 ter, si stabiliscono, invece, nuovi criteri per l'incarico di capo di gabinetto semplificando la ricerca d'una persona esterna all'Amministrazione cui attribuire tale incarico. Infine Brussa è critico anche sull'emendamento sul digitale terrestre perché le relative norme avrebbero dovuto essere valutate e approvate opportunamente nella sede propria della Commissione competente.

(immagini tv)

(segue)