Idv: Corazza, no a riprese del pubblico in Aula? Incredibile
(ACON) Trieste, 02 ago - COM/DT - "Vietare al pubblico di
riprendere i lavori del Consiglio regionale è un atto
oscurantista". Interviene così il capogruppo di Idv Alessandro
Corazza che non aveva perso occasione per criticare già in Aula
l'intenzione, lanciata dal consigliere del PD Alessandro Tesini e
raccolta dal Presidente del Consiglio Edouard Ballaman, di
vietare la possibilità al pubblico di filmare le sedute
dell'Assemblea.
"E' incredibile che il palazzo regionale, invece di aprirsi alla
gente, si chiuda a riccio - scrive Corazza - e neghi addirittura
ai cittadini di poter filmare delle sedute che sono pubbliche per
legge (e peraltro già trasmesse in diretta). I politici sono
chiamati ad amministrare la cosa pubblica in nome e per conto dei
cittadini ed è davvero inaccettabile che alcuni sentano
l'esigenza di nascondere alla gente il loro operato. Di cosa
hanno paura? Se un politico inizia a difendersi dalla gente a cui
deve rispondere, vuol dire che siamo davanti a una patologia del
sistema. E non è certo un caso che queste richieste siano giunte
subito dopo un momento delicato come la discussione in Aula
sull'ammissibilità dei referendum regionali contro i vitalizi e
l'indennità di fine mandato, che ha visto quasi tutti i partiti
votare per il loro affossamento, eccetto l'Italia dei valori che
sul tema ha rilanciato depositando una proposta di legge.
Il presidente Ballaman è dunque cosciente - continua Corazza -
dell'impopolarità delle decisioni che prende il Consiglio, e
temendo il giudizio dell'opinione pubblica, sceglie la via
dell'oscurantismo: vieta con un colpo di mano la trasparenza,
chiude in una torre d'avorio l'Assemblea, e toglie ai cittadini
la possibilità di giudicare l'operato di chi hanno eletto.
Di questo passo - aggiunge - non vorrei ritrovarmi di colpo
catapultato dal Friuli Venezia Giulia alla vecchia Unione
sovietica, dove l'unico strumento di comunicazione autorizzato
del palazzo rimarrebbe la televisione via web www.fvg.tv, magari
con tanto di trasmissione in differita per permettere magari il
taglio preventivo di qualche esuberanza degli assessori o dei
consiglieri.
E' una decisione inaccettabile e antidemocratica - conclude
Corazza - alla quale ci opporremo con tutti gli strumenti che
abbiamo, mobilitando il popolo di Internet e non dando pace al
Consiglio fino a che le riprese del pubblico non verranno
nuovamente permesse".