News


PD: Codega, partecipate, la Regione abbandona Banca etica

05.08.2010
17:04
(ACON) Trieste, 05 ago - COM/DT - Nel disegno di legge appena approvato dalla Giunta che intende riordinare le società partecipate dalla Regione, la Banca popolare etica viene dismessa. Non rientra negli interessi strategici della Regione, è la motivazione. "Forse sul piano strettamene tecnico è così, ma non lo è certamente sul piano politico generale", commenta Franco Codega.

Per il consigliere regionale del PD, "a parte l'esigua partecipazione della Regione al suo capitale (siamo sull'ordine dei 50 mila euro), è la ragione sociale per cui è nata Banca etica e la qualità della sua attività finanziaria che ne fanno, pur nelle dimensioni per essa possibili, un collaboratore preciso per l'attuazione proprio di quel programma e di quegli interessi strategici ampiamente esposti in ogni occasione dalla Regione.

Nata sul forte valore della solidarietà e dell'impegno sociale, aggiunge Codega, sono migliaia i progetti che l'istituto di credito sta finanziando nel settore dell'ambiente (interventi per migliorare l'agricoltura), dell'energia (sviluppo di impianti fotovoltaici), della cooperazione internazionale (commercio equo e solidale, assistenza sanitaria, microcrediti), dei servizi sociali (asili nido, reinserimento lavorativo), della qualità della vita e dello sport. E molti interventi sono svolti anche nella nostra regione.

Sono tutti progetti che - per Codega - rientrano in pieno nelle finalità e negli interessi strategici, addirittura istituzionali, della nostra Regione: pensiamo al programma di governo del presidente della Regione Tondo, pensiamo - prosegue - al documento sulle dimensioni internazionali della politica della salute della Regione, o al programma per la cooperazione internazionale approvato dalla stessa Giunta: tutti si pongono le medesime finalità che la Banca etica porta avanti. Come si fa a escluderla dal sostegno della Regione? L'ultima parola sarà, conclude Codega, ovviamente del Consiglio".