Perns: Ferone, le istituzioni siano più vicine ai poveri
(ACON) Trieste, 05 ago - COM/RC - Nonostante i tanti ottimismi,
i problemi di una consistente fetta di cittadini della regione
sono gravi e non accennano a migliorare. Tanti non riescono più a
pagare l'affitto mentre crescono indebitamento e rinunce - ha
dichiarato il consigliere regionale del Partito Pensionati, Luigi
Ferone, facendo presente che una percentuale significativa è
sotto la soglia di povertà.
Una situazione crescente che la Regione ha cercato di contrastare
con diverse iniziative, fra cui l'aumento di 60 euro mensili
della Social Card - ha proseguito Ferone - varando al contempo
altre iniziative a sostegno della famiglia e di carattere
sociale, ma la situazione è tale che è indispensabile fare molto
di più.
C'è da sottolineare che la vera portata del "fenomeno povertà"
sfugge alle istituzioni proprio per le caratteristiche della
nostra gente - ha sostenuto il rappresentante del Partito
Pensionati - e tanti di coloro, soprattutto pensionati, che si
trovano in gravi difficoltà neppure chiedono un aiuto agli Enti
preposti, per dignità e tante volte per la non conoscenza delle
possibilità di ottenere un sussidio, l'abbattimento dell'affitto
e quant'altro.
In questi casi si tratta quasi sempre proprio di chi avrebbe più
bisogno di aiuto, ed è per questo che è necessario che siano le
istituzioni a contattare chi è in situazioni di disagio e su
questo versante sono i Comuni, con gli assistenti sociali, che
dovrebbero effettuare un'attenta azione di monitoraggio e di
contatto, per contrastare efficacemente la povertà estrema. La
nostra Regione non è più un'isola felice - ha rilevato Ferone -
ma porta pesantemente i segni di una crisi che ha segnato
profondamente le abitudini e la vita di tanti suoi cittadini. Il
dramma del lavoro, la disoccupazione crescete, la frustrazione
dei giovani che non riescono ad inserirsi nel mondo del lavoro, i
tanti che rinunciano persino a trovare un lavoro, la silenziosa
disperazione di tanti padri di famiglia: questa realtà è presente
nel Friuli Venezia Giulia, volerla ignorare è un gravissimo
errore.
La Regione in primo luogo e tutte le altre Istituzioni - ha
concluso - devono operare concretamente e urgentemente per essere
maggiormente vicine ai più deboli, a chi più ha bisogno, a chi
non è in condizione di far valere le proprie ragioni.