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Idv: Agnola, no agli OGM, sì al sostegno all'agricoltura

10.08.2010
16:02
(ACON) Trieste, 10 ago - COM/ET - Ribadisce il proprio no, il partito dell'Italia dei valori, nei confronti delle coltivazioni transgeniche, e lo fa con il consigliere regionale Enio Agnola che fa un appello affinché il problema delle coltivazioni OGM non faccia dimenticare le grosse difficoltà degli agricoltori.

"Per le coltivazioni transgeniche - spiega Agnola - deve prevalere ancora il principio di precauzione a favore della salute dei cittadini e il compito della politica regionale è quello di tutelare la nostra agricoltura rispetto agli interessi delle multinazionali che stanno dietro le politiche delle coltivazioni geneticamente modificate.

"Non esistono, infatti, le condizioni per inserire tali coltivazioni in quanto - asserisce il dipietrista - l'assenza di rischi per l'ambiente e per le coltivazioni tradizionali è ancora tutta da verificare".

Secondo Agnola però, con il dibattito sulle coltivazioni transgeniche si eludono le vere preoccupazioni degli agricoltori, impegnati a chiedere a tutti i livelli maggiori attenzioni e risorse ad un comparto che vede in riduzione i prezzi di vendita e in costante aumento gli oneri di produzione.

"Il rischio concreto è - sostiene il consigliere - che l'introduzione delle colture transgeniche nel nostro territorio, oltre a contaminare tutte le produzioni tradizionali e non solo quelle biologiche, porti in tempi rapidi a produzioni massificate del tutto improponibili per le nostre aziende, che già stanno facendo grandi sacrifici a mantenere margini economici, sviluppando sui nostri campi e allevamenti grande esperienza e professionalità.

"Qualsiasi tipo di apertura nei confronti della coltivazioni di OGM, sarebbe un segnale pericoloso per il futuro del settore primario europeo e soprattutto per l'agricoltura del nostro Paese e, inevitabilmente, della nostra regione.

"La Regione - conclude Agnola - si attivi al più presto per correre in soccorso dei veri problemi che i nostri agricoltori tradizionali affrontano ogni giorno a causa anche della sfavorevole congiuntura economica".