PD: Lupieri, più personale per complessità clinica dei pazienti
(ACON) Trieste, 12 ago - COM/MPB - "La carenza di personale
medico, infermieristico e di operatori sociosanitari è una realtà
che si può toccare con mano quotidianamente, visitando i pazienti
ricoverati nei reparti di medicina, e non solo, degli ospedali
della nostra regione, e di Trieste in particolare".
Ad affermarlo è il consigliere del PD Sergio Lupieri,
vicepresidente della Commissione regionale Sanità, e facendo
riferimento alle valutazioni dei medici e dei dirigenti dei
reparti invita l'assessore Kosic "ad aprire un tavolo con i
direttori generali della Aziende ospedaliere e sanitarie e le
organizzazione sindacali per una analisi sulla effettiva carenza
di personale all'interno delle strutture ospedaliere e
sanitarie".
"A detta dei medici e dei dirigenti dei reparti, scrive Lupieri
in una nota, in questi ultimi due anni la situazione è divenuta
insostenibile e lo stress da lavoro sta ricadendo pesantemente
sull'attività che viene svolta con tanta professionalità e
abnegazione. La complessità clinica dei pazienti ricoverati,
l'età anagrafica, la non autosufficienza rendono indispensabile
un livello di assistenza che il numero di personale attualmente
in servizio non è in grado di poter assicurare con la necessaria
attenzione.
"Quindi, prosegue il consigliere, anche se i numeri del personale
presente possono tranquillizzare i responsabili della sanità
regionale, in realtà la situazione è realmente drammatica e
richiede un intervento immediato.
"Al di là dei numeri del personale, ci sono persone in malattia,
in ferie, in formazione, in part time, per cui il personale
realmente presente sul campo non è quello di cui si parla".
Da qui l'invito all'assessore per l'apertura di un tavolo di
analisi della situazione del personale all'interno delle
strutture ospedaliere e sanitarie.
"Infatti, conclude Lupieri, parimenti ai reparti degli ospedali,
anche l'assistenza domiciliare sul territorio diviene ogni giorno
più impegnativa e richiede sempre maggiori risorse da parte dei
Distretti e delle Aziende sanitarie".