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PD: Lupieri, più personale per complessità clinica dei pazienti

12.08.2010
11:10
(ACON) Trieste, 12 ago - COM/MPB - "La carenza di personale medico, infermieristico e di operatori sociosanitari è una realtà che si può toccare con mano quotidianamente, visitando i pazienti ricoverati nei reparti di medicina, e non solo, degli ospedali della nostra regione, e di Trieste in particolare".

Ad affermarlo è il consigliere del PD Sergio Lupieri, vicepresidente della Commissione regionale Sanità, e facendo riferimento alle valutazioni dei medici e dei dirigenti dei reparti invita l'assessore Kosic "ad aprire un tavolo con i direttori generali della Aziende ospedaliere e sanitarie e le organizzazione sindacali per una analisi sulla effettiva carenza di personale all'interno delle strutture ospedaliere e sanitarie".

"A detta dei medici e dei dirigenti dei reparti, scrive Lupieri in una nota, in questi ultimi due anni la situazione è divenuta insostenibile e lo stress da lavoro sta ricadendo pesantemente sull'attività che viene svolta con tanta professionalità e abnegazione. La complessità clinica dei pazienti ricoverati, l'età anagrafica, la non autosufficienza rendono indispensabile un livello di assistenza che il numero di personale attualmente in servizio non è in grado di poter assicurare con la necessaria attenzione.

"Quindi, prosegue il consigliere, anche se i numeri del personale presente possono tranquillizzare i responsabili della sanità regionale, in realtà la situazione è realmente drammatica e richiede un intervento immediato.

"Al di là dei numeri del personale, ci sono persone in malattia, in ferie, in formazione, in part time, per cui il personale realmente presente sul campo non è quello di cui si parla".

Da qui l'invito all'assessore per l'apertura di un tavolo di analisi della situazione del personale all'interno delle strutture ospedaliere e sanitarie. "Infatti, conclude Lupieri, parimenti ai reparti degli ospedali, anche l'assistenza domiciliare sul territorio diviene ogni giorno più impegnativa e richiede sempre maggiori risorse da parte dei Distretti e delle Aziende sanitarie".