PD-SSk: Gabrovec, Carso sotto assedio, troppi cinghiali
(ACON) Trieste, 12 ago - COM/DT - Sul Carso triestino e goriziano
è emergenza cinghiali, "e la Regione è l'unica chiamata a metter
mano a regolamenti e norme sulla caccia perché si ponga fine a un
vero e proprio stato d'assedio", sottolinea, nella sua nota, il
consigliere regionale del PD-SSk Igor Gabrovec.
Secondo l'esponente della minoranza slovena "i dati sono chiari e
allarmanti: a fronte di un incremento annuo del numero di
cinghiali pari al 300% e di danni denunciati dagli agricoltori
che in molti casi superano il 50% dei raccolti (coltivazioni,
vigne, frutteti), la Provincia di Trieste quest'anno si è dovuta
accontentare di un budget per gli indennizzi di poco più di 20
mila euro (peraltro esaurito già a primavera e quindi prima
dell'inizio della vera e propria stagione distruttiva da parte di
questi animali).
Come se non bastasse, aggiunge, un mese fa i guardiacaccia
provinciali hanno smesso di sparare in quanto gli spari
danneggiavano loro l'udito, come certificato dall'Azienda
sanitaria. Rimangono i cacciatori che però a loro volta mettono
le mani avanti: troppo alto il numero di cinghiali da abbattere,
e poi mancano le strutture adatte alla macellazione e
commercializzazione della selvaggina. Infatti i guardiacaccia
davano le carcasse in pasto ai rapaci delle riserve
naturalistiche.
Insomma, dichiara il rappresentante della Slovenska Skupnost, gli
ungulati sono al sicuro, non altrettanto gli agricoltori e i loro
raccolti: la Regione ha sì demandato alle Province l'accertamento
e la liquidazione dei danni, che ammontano però a dieci volte il
budget già esaurito. Tanto è vero che gli uffici provinciali non
provvedono più nemmeno a fare i sopralluoghi, tanto di soldi non
ce n'é. E gli agricoltori in molti casi accusano il colpo,
facendosi carico del danno subito senza nemmeno sporgere
denuncia. È una spirale che umilia chi lavora e vive della terra.
Non ci sono nemmeno i fondi per recintare le coltivazioni,
recinti che, soprattutto nelle aree protette Natura 2000
(sostanzialmente tutto il Carso), richiederebbero procedure
autorizzative simili a una concessione edilizia. Ma cosa aspetta
la Provincia a restituire le deleghe alla Regione?, chiede
Gabrovec.
Gli agricoltori sono esasperati, la selvaggina cresce e si
moltiplica, oltre ai cinghiali ci sono anche i cervi, ghiotti di
piante giovani e germogli. Rimane solo una soluzione che è una
provocazione: intervenga la Prefettura, conclude il consigliere,
e distribuisca fucili da caccia alle imprese agricole, così le
osmizze serviranno prosciutto e salame di cinghiale. Vi sarà
almeno un minimo diritto all'autodifesa?".