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PD-SSk: Gabrovec, Carso sotto assedio, troppi cinghiali

12.08.2010
11:25
(ACON) Trieste, 12 ago - COM/DT - Sul Carso triestino e goriziano è emergenza cinghiali, "e la Regione è l'unica chiamata a metter mano a regolamenti e norme sulla caccia perché si ponga fine a un vero e proprio stato d'assedio", sottolinea, nella sua nota, il consigliere regionale del PD-SSk Igor Gabrovec.

Secondo l'esponente della minoranza slovena "i dati sono chiari e allarmanti: a fronte di un incremento annuo del numero di cinghiali pari al 300% e di danni denunciati dagli agricoltori che in molti casi superano il 50% dei raccolti (coltivazioni, vigne, frutteti), la Provincia di Trieste quest'anno si è dovuta accontentare di un budget per gli indennizzi di poco più di 20 mila euro (peraltro esaurito già a primavera e quindi prima dell'inizio della vera e propria stagione distruttiva da parte di questi animali).

Come se non bastasse, aggiunge, un mese fa i guardiacaccia provinciali hanno smesso di sparare in quanto gli spari danneggiavano loro l'udito, come certificato dall'Azienda sanitaria. Rimangono i cacciatori che però a loro volta mettono le mani avanti: troppo alto il numero di cinghiali da abbattere, e poi mancano le strutture adatte alla macellazione e commercializzazione della selvaggina. Infatti i guardiacaccia davano le carcasse in pasto ai rapaci delle riserve naturalistiche.

Insomma, dichiara il rappresentante della Slovenska Skupnost, gli ungulati sono al sicuro, non altrettanto gli agricoltori e i loro raccolti: la Regione ha sì demandato alle Province l'accertamento e la liquidazione dei danni, che ammontano però a dieci volte il budget già esaurito. Tanto è vero che gli uffici provinciali non provvedono più nemmeno a fare i sopralluoghi, tanto di soldi non ce n'é. E gli agricoltori in molti casi accusano il colpo, facendosi carico del danno subito senza nemmeno sporgere denuncia. È una spirale che umilia chi lavora e vive della terra.

Non ci sono nemmeno i fondi per recintare le coltivazioni, recinti che, soprattutto nelle aree protette Natura 2000 (sostanzialmente tutto il Carso), richiederebbero procedure autorizzative simili a una concessione edilizia. Ma cosa aspetta la Provincia a restituire le deleghe alla Regione?, chiede Gabrovec.

Gli agricoltori sono esasperati, la selvaggina cresce e si moltiplica, oltre ai cinghiali ci sono anche i cervi, ghiotti di piante giovani e germogli. Rimane solo una soluzione che è una provocazione: intervenga la Prefettura, conclude il consigliere, e distribuisca fucili da caccia alle imprese agricole, così le osmizze serviranno prosciutto e salame di cinghiale. Vi sarà almeno un minimo diritto all'autodifesa?".