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PD: Lupieri, Sistema sanitario regionale bicefalo e bloccato

13.08.2010
14:41
(ACON) Trieste, 13 ago - COM/RC - Il Sistema sanitario della nostra regione è acefalo e bloccato. La considerazione è del consigliere regionale del PD Sergio Lupieri, che così scrive in una nota:

"La relazione della Corte dei Conti coglie l'inadeguatezza della cosiddetta riforma istituzionale della sanità operata dalla Giunta Tondo, che di fatto costruisce una governance ispirata alla massima contrazione della catena di comando, nell'intenzione di velocizzare al massimo il risultato da raggiungere, a scapito però della consultazione nella formulazione di scelte condivise.

"Si crea, così, un modello accentrato nel quale la Direzione centrale accumula competenze più francamente gestionali, vedi ultima parola per eventuale assunzione di personale, a scapito di competenze programmatorie e pianificatorie, demandandole anzi ai direttori generali dei vari Enti del Sistema sanitario regionale.

"Il tutto contribuisce a creare confusione e sovrapposizione di competenze tra i vari livelli istituzionali, contraria ai principi del federalismo, cioè del decentramento e della sussidiarietà, che non giova all'economicità dell'azione pubblica. I sindaci, la Conferenza permanente di programmazione socio sanitaria di Codroipo, la Conferenza della autonomie locali, vengono esautorati dalla partecipazione e consultazione su tematiche proprie dei loro territori come l'assistenza e la salute dei loro cittadini.

"Ma la Corte dei Conti è ancora in linea con quanto da noi sempre affermato e sostenuto a gran voce, e continua criticando lo spoils system operato dalla Giunta Tondo per figure professionali diverse da quelle apicali, così come definite dal Giudice delle leggi. Anzi, a giudizio della Sezione, sulla base delle definizioni date dalla Corte Costituzionale, l'unica ipotesi oggi certamente assoggettabile al regime giuridico della decadenza per spoils system nella Regione è quella del Direttore Centrale della salute. Al contrario la Giunta Tondo ha sostituito tutti direttori generali degli Enti del suo SSR, come i direttori sanitari ed amministrativi.

"Per non parlare delle figure intermedie. Una vera e propria bocciatura della governance del SSR, in parte rinviata in modo definitivo alla fine del 2010, quando potrà essere ancora meglio valutata tutta la sua negatività. Una conferma di quanto da noi sempre sostenuto, che certamente non può rallegrarci sul considerare tutta la inadeguatezza del vertice del nostro Servizio sanitario regionale, con evidenti ricadute sulla efficienza e sulla efficacia del sistema stesso.

"Se consideriamo inoltre la difficile sostenibilità economica del sistema con un trend di crescita della spesa stimato allo +1,70%, abbiamo tutte le ragioni per essere preoccupati sulla tenuta del nostro SSR".