PD: Lupieri, Sistema sanitario regionale bicefalo e bloccato
(ACON) Trieste, 13 ago - COM/RC - Il Sistema sanitario della
nostra regione è acefalo e bloccato. La considerazione è del
consigliere regionale del PD Sergio Lupieri, che così scrive in
una nota:
"La relazione della Corte dei Conti coglie l'inadeguatezza della
cosiddetta riforma istituzionale della sanità operata dalla
Giunta Tondo, che di fatto costruisce una governance ispirata
alla massima contrazione della catena di comando, nell'intenzione
di velocizzare al massimo il risultato da raggiungere, a scapito
però della consultazione nella formulazione di scelte condivise.
"Si crea, così, un modello accentrato nel quale la Direzione
centrale accumula competenze più francamente gestionali, vedi
ultima parola per eventuale assunzione di personale, a scapito di
competenze programmatorie e pianificatorie, demandandole anzi ai
direttori generali dei vari Enti del Sistema sanitario regionale.
"Il tutto contribuisce a creare confusione e sovrapposizione di
competenze tra i vari livelli istituzionali, contraria ai
principi del federalismo, cioè del decentramento e della
sussidiarietà, che non giova all'economicità dell'azione
pubblica. I sindaci, la Conferenza permanente di programmazione
socio sanitaria di Codroipo, la Conferenza della autonomie
locali, vengono esautorati dalla partecipazione e consultazione
su tematiche proprie dei loro territori come l'assistenza e la
salute dei loro cittadini.
"Ma la Corte dei Conti è ancora in linea con quanto da noi sempre
affermato e sostenuto a gran voce, e continua criticando lo
spoils system operato dalla Giunta Tondo per figure professionali
diverse da quelle apicali, così come definite dal Giudice delle
leggi. Anzi, a giudizio della Sezione, sulla base delle
definizioni date dalla Corte Costituzionale, l'unica ipotesi oggi
certamente assoggettabile al regime giuridico della decadenza per
spoils system nella Regione è quella del Direttore Centrale della
salute. Al contrario la Giunta Tondo ha sostituito tutti
direttori generali degli Enti del suo SSR, come i direttori
sanitari ed amministrativi.
"Per non parlare delle figure intermedie. Una vera e propria
bocciatura della governance del SSR, in parte rinviata in modo
definitivo alla fine del 2010, quando potrà essere ancora meglio
valutata tutta la sua negatività. Una conferma di quanto da noi
sempre sostenuto, che certamente non può rallegrarci sul
considerare tutta la inadeguatezza del vertice del nostro
Servizio sanitario regionale, con evidenti ricadute sulla
efficienza e sulla efficacia del sistema stesso.
"Se consideriamo inoltre la difficile sostenibilità economica
del sistema con un trend di crescita della spesa stimato allo
+1,70%, abbiamo tutte le ragioni per essere preoccupati sulla
tenuta del nostro SSR".