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PD: Menis, voltafaccia Lega sul metano per autotrasporto

19.08.2010
17:36
(ACON) Trieste, 19 ago - COM/ET - "Ancora una volta si scopre il doppio volto del Carroccio, che a Roma firma un provvedimento e a Trieste lo critica, o viceversa".

La critica viene mossa dal consigliere regionale del PD Paolo Menis, che si riferisce alla bocciatura da parte della maggioranza regionale dell'emendamento presentato dal democratico perché fosse riconosciuta priorità nei contributi ai distributori di carburanti che s'impegnassero a erogare gas metano. "Peccato - evidenzia Menis - che nemmeno un mese dopo il ministro Calderoli abbia detto al raduno di Ponte di Legno di essere stato a lui a proporre l'emendamento per la diffusione del gas metano, suggerendone addirittura l'installazione di un impianto in casa. Il ministro ha anche spiegato che - specifica l'esponente dell'opposizione - il metano inquina poco, è meno pericoloso e costa molto meno degli altri carburanti".

"In realtà - spiega il consigliere - sul piano pratico la proposta di un distributore domestico è, seppur fattibile, piuttosto macchinosa, sia per ragioni fiscali, sia per ostacoli di natura tecnica.

"È vero che questa soluzione è già stata sperimentata in Trentino Alto Adige, ma in modo del tutto insoddisfacente, complici le norme obbligatorie da adottare in materia di sicurezza che sono tutt'altro che semplici, poiché bisogna comprimere a 200 atmosfere il gas che arriva a casa con tubature a bassissima pressione e quindi sono richieste precise caratteristiche dei locali, omologazione e collaudo delle apparecchiature.

"L'aspetto economico è altrettanto oneroso, visto che l'apparecchiatura per fare il pieno costa oltre 4mila euro e impiega dalle 4 alle 8 ore per ogni carica, consumando una quantità non indifferente di energia elettrica.

"Sarebbe molto più vantaggioso promuovere la rete di impianti stradali, come avevo suggerito in una proposta di legge depositata all'inizio dell'anno e caduta presto nel dimenticatoio.

"Chissà che alla luce di questi sviluppi la proposta non venga recuperata. La cosa - conclude Menis - non mi stupirebbe più di tanto, in fondo una certa parte politica ci ha abituato a esprimersi sui provvedimenti sulla base della loro provenienza invece che dei contenuti".