PD: Menis, voltafaccia Lega sul metano per autotrasporto
(ACON) Trieste, 19 ago - COM/ET - "Ancora una volta si scopre
il doppio volto del Carroccio, che a Roma firma un provvedimento
e a Trieste lo critica, o viceversa".
La critica viene mossa dal consigliere regionale del PD Paolo
Menis, che si riferisce alla bocciatura da parte della
maggioranza regionale dell'emendamento presentato dal democratico
perché fosse riconosciuta priorità nei contributi ai distributori
di carburanti che s'impegnassero a erogare gas metano.
"Peccato - evidenzia Menis - che nemmeno un mese dopo il ministro
Calderoli abbia detto al raduno di Ponte di Legno di essere stato
a lui a proporre l'emendamento per la diffusione del gas metano,
suggerendone addirittura l'installazione di un impianto in casa.
Il ministro ha anche spiegato che - specifica l'esponente
dell'opposizione - il metano inquina poco, è meno pericoloso e
costa molto meno degli altri carburanti".
"In realtà - spiega il consigliere - sul piano pratico la
proposta di un distributore domestico è, seppur fattibile,
piuttosto macchinosa, sia per ragioni fiscali, sia per ostacoli
di natura tecnica.
"È vero che questa soluzione è già stata sperimentata in Trentino
Alto Adige, ma in modo del tutto insoddisfacente, complici le
norme obbligatorie da adottare in materia di sicurezza che sono
tutt'altro che semplici, poiché bisogna comprimere a 200
atmosfere il gas che arriva a casa con tubature a bassissima
pressione e quindi sono richieste precise caratteristiche dei
locali, omologazione e collaudo delle apparecchiature.
"L'aspetto economico è altrettanto oneroso, visto che
l'apparecchiatura per fare il pieno costa oltre 4mila euro e
impiega dalle 4 alle 8 ore per ogni carica, consumando una
quantità non indifferente di energia elettrica.
"Sarebbe molto più vantaggioso promuovere la rete di impianti
stradali, come avevo suggerito in una proposta di legge
depositata all'inizio dell'anno e caduta presto nel
dimenticatoio.
"Chissà che alla luce di questi sviluppi la proposta non venga
recuperata. La cosa - conclude Menis - non mi stupirebbe più di
tanto, in fondo una certa parte politica ci ha abituato a
esprimersi sui provvedimenti sulla base della loro provenienza
invece che dei contenuti".