PD: Lupieri, sulla celiachia manca una gestione complessiva
(ACON) Trieste, 30 ago - COM/AB - La legge nazionale 123 del
2005 dichiara la celiachia una malattia sociale e demanda alle
Regioni il compito di organizzare corsi di formazione per addetti
a mense, ristoranti, negozi commerciali, e per il personale
sanitario.
In Friuli Venezia Giulia la legge è stata recepita nel 2007 con
il decreto 1561, delegando il compito alle Aziende sanitarie
attraverso i SIAN, in collaborazione con l'Associazione
celiachia, ma finora non sono stati avviati progetti e le Aziende
sanitarie si sono dichiarate non competenti a formare gli
studenti delle scuole alberghiere nel momento ideale per
consentire loro di possedere le conoscenze necessarie ad
affrontare le problematiche di una dieta senza glutine, e senza
la necessità di altri corsi di formazione successivi.
Lo mette in evidenza il consigliere regionale del PD Sergio
Lupieri, vicepresidente della III Commissione sanità, che
aggiunge.
Le risorse economiche non mancano e sono costituite da fondi
statali dedicati, e non spesi. Inoltre, la delibera regionale
631/2007 ha abbassato gli importi mensili destinati ai celiaci di
oltre il 25%, costringendo molto spesso le famiglie a intervenire
economicamente, considerato anche che i cibi senza glutine sono
molto aumentati di costo. La stessa delibera prevede che, per la
distribuzione del cibo senza glutine, oltre alle farmacie
convenzionate, possano essere coinvolti esercizi commerciali
autorizzati per il settore alimentare, ma la norma non è mai
decollata per la mancata attuazione da parte della Regione della
tessera sanitaria per il ritiro dei prodotti senza glutine.
Il supporto magnetico esiste in quanto la Carta regionale per i
servizi posseduta da ogni celiaco è già stata identificata come
idonea a questo servizio, ed esiste già un collegamento on line
delle farmacie che può essere esteso ai centri commerciali. La
Regione non è stata finora in grado di mettere a punto un
programma informatico che sia in grado di avviare la procedura.
Molte sono quindi le problematiche aperte che necessitano di
soluzioni, per cui è importante istituire un tavolo tecnico
permanente presso la Direzione regionale della sanità con la
presenza dell'Associazione celiachia, una audizione in III
Commissione sanità per evidenziare le criticità e sensibilizzare
i consiglieri su un tema che è solo la punta di un iceberg,
rivedere le modalità di utilizzo dei buoni ricetta e passare
all'uso della Carta regionale per i servizi per una gestione
informatizzata dell'erogazione dei prodotti senza glutine,
stilare un protocollo di intesa sulle modalità operative per
l'organizzazione dei corsi di aggiornamento e formazione.